martedì 14 gennaio 2014

Berlin 29.12 Fall Der Mauer ad oggi...


dalla fessura del muro si vede...il muro

Il Muro di Berlino è da tempo scomparso dalla città riunificata. Ma il ricordo è ancora vivo e molti visitatori di tutto il mondo sono delusi o sorpresi del fatto che si può trovare ormai poco dell’"opera edilizia più famosa di Berlino". In effetti le due metà della città divise per decenni sono cresciute unificandosi in modo molto visibile. I resti ancora conservati dell’impianto di confine della RDT non fanno più paura e devono rimanere conservati per i posteri. I luoghi della memoria delle vittime del Muro richiedono un momento di sosta perché diventi comprensibile il loro messaggio. Ecco che questo post vuole contribuire a specificare alcuni luoghi visitati e che rivestono importanza storica.


Bernauer Straße
Bernauer Straße è diventata un simbolo particolarmente forte per la disumanità del Muro di Berlino. A causa della particolare situazione del confine - le case al lato sud della strada si trovavano nel settore sovietico, i marciapiedi invece già nel settore francese - la costruzione del muro si svolse qui in modo particolarmente drammatico. Quando nell'agosto 1961 le truppe di frontiera murarono le finestre dei piani terra delle case, fuggiaschi tentarono di riparare all'ovest attraverso le finestre dei piani superiori. Le immagini di questi avvenimenti allora circolarono in tutto il mondo. In seguito gli inquilini delle case vennero sfrattati a forza e le case vennero demolite nel 1965, solo le facciate sulla strada dei piani terreni rimasero in piedi e vennero utilizzate fino al 1979 come muro di confine.



Bernauer Straße è l'unico luogo a Berlino in cui è rimasta una sezione degli impianti di confine con tutte le sue installazioni e i suoi elementi di sbarramento, con il muro di confine, la striscia della morte, la strada dei pattugliamenti, i lampioni arcuati ed il muro posteriore. Quest'area apparteneva allora al cimitero della comunità della Sophienkirche.


 Con la costruzione del muro nel 1961 le tombe vennero eliminate e i defunti sepolti in altri luoghi. Come particolare testimonianza storica la striscia di confine tra Ackerstraße e Bergstraße è stata messa sotto protezione come monumento per una lunghezza di 212 metri, il 2 ottobre 1990.


Per raccogliere le proteste - qui particolarmente violente - contro la conservazione della striscia del muro e poiché il Museo Tedesco di Storia voleva costituire un intervento di didattica storica, nel 1994 ha avuto luogo un concorso artistico e di architettura del paesaggio per istituire un sacrario del Muro. La proposta realizzata dell'architetto di Stoccarda Kohlhoff e Kohlhoff taglia l'area protetta del monumento con due pareti d'acciaio ognuna di sei metri di altezza che delimitano in questo modo un tratto del muro di 64 metri come sacrario. I lati esterni delle pareti di acciaio sono corrosi e permettono associazioni con la metafora della "cortina di ferro".

 I lati interni sono di acciaio inossidabile lucido e dovrebbero rispecchiare la breve sezione del confine all'infinito per dare una metafora dell'allora estensione dell'impianto di frontiera. Il cemento del "muro di confine 75" in Bernauer Straße è stato intaccato fino all'armatura d'acciaio dai cacciatori di souvenir. Al contrario del muro di confine alla Niederkirchnerstraße, dove consapevolmente è stato conservato il muro con le distruzioni dei "picchi del Muro" considerate lo strato più recente dell'opera edilizia, il muro nell'area del Sacrario in Bernauer Straße è stato riportato alle condizioni originarie attraverso un restauro del cemento





A sud del Sacrario, ancora nell'area del cimitero Sophienfriedhof, è rimasto un tratto più lungo della parete di cemento della cosiddetta protezione dell'area antistante che è protetto come monumento dal 2001. L'area difficile da controllare prima della striscia di confine vera e propria veniva protetta attraverso elementi di sbarramento del tipo più diverso, per ostacolare l'avvicinamento. Di essi facevano parte, accanto alle pareti di cemento, anche recinti, impianti di illuminazione, finestre chiuse da inferriate e sbarramenti del passaggio attraverso fioriereIl Sacrario aperto il 9 novembre 1999 è parte di un complesso-memoriale in diverse parti, a cui appartengono anche il Centro di documentazione Muro di Berlino e la vicina Cappella della conciliazione.



 La Cappella della conciliazione inaugurata nel 2000 è un sostituto ed un monumento della Chiesa della conciliazione demolita. La chiesa del 1894, dopo la costruzione del muro nella striscia della morte, era irraggiungibile per i fedeli della comunità e venne demolita nel 1985. Dopo la caduta del Muro la comunità evangelica della conciliazione, nel 1995, ha ricevuto il terreno nel muro, con il vincolo però di utilizzarlo per uno uso sacrale. Secondo i progetti degli architetti berlinesi Peter Sassenroth e Rudolf Reitermann è sorta una nuova cappella sulle fondazioni dello spazio del coro della chiesa distrutta. In questa nuova Capella della conciliazione continua a vivere la vecchia Chiesa della conciliazione non solo nel nome, ma anche materialmente: nella parete interna della cappella di argilla compressa si trovano pietre frantumate della chiesa demolita. Il nocciolo ovale della cappella è circondato da una facciata translucida di lamelle di legno.Alle spalle della Cappella c'è il cimitero della comunità di Elisabeth-Himmelfahrt. A causa della vicinanza al confine dal 1961 solo famigliari con speciali "carte sepolcrali" potevano accedere alle tombe dei loro congiunti. Dalla parte del cimitero su Bernauer Straße sono rimaste due sezioni di una parete di cemento, che servivano alla custodia nella zona antistante. I resti del muro sono sotto protezione come monumento dal 2001.


Tra Schwedter e Strelitzer Strasse, lungo Bernauer Strasse, il passante trova 4 pannelli del percorso storico del Muro di Berlino. Contrassegnano luoghi in cui si svolsero tentativi di fuga: alcuni terminati con la morte, come quello di Ida Siekmann al 22 agosto 1961, altri spettacolari come quello del poliziotto di frontiera della RDT Conrad Schumann oppure altri ancora coronati dal successo, come quello delle 57 persone, che riuscirono a raggiungere Berlino Ovest attraverso un tunnel di 140 metri


Stiftung Berliner Mauer
Sacrario del Muro di Berlino
Bernauer Straße 111
13355 Berlin-Mitte
Centro visitatori
Bernauer Straße 119
13355 Berlino
Visita ed entrata libera novembre a marzo: 09.30 – 18.00 aprile a ottobre: 09.30 – 19.00
Come arrivarci:Stazione della S-Bahn Nordbahnhof (S1, S2, S25), stazione della U-Bahn Bernauer Strasse (U8), Tram M10, Bus 245, 247

Percorrendo Bernauer strasse in direzione Prenzlauer Berg a distanza di 200 mt dalla fermata UBahn troviamo il cosiddetto Parco del Muro che è nato come radura di città tra due zone densamente popolate, tra i quartieri di Wedding e Prenzlauer Berg sull'ex striscia di confine. Si estende da Bernauer Straße a sud fino a Gleimstraße a nord ed è un luogo di tempo libero in città.
L'architetto dei giardini Gustav Lange, di Amburgo, ha progettato questo parco che è stato realizzato dalla società Grün Berlin Park & Garten GmbH nel 1993. Il parco riprende l'idea di trasformare in un corridoio verde l'area di confine che passava attraverso Berlino. A differenza di altri terreni nella striscia della morte - dove c'erano rivendicazioni di restituzione e interessi economici della Federazione che hanno portato a vendite e privatizzazioni - il mutamento "da spazio di confine a spazio di libertà" (Gustav Lange) è stato possibile in questa zona perché l'area non era edificata prima dell'epoca del Muro. Dopo il 1820 qui i militari si esercitavano nella piazza d'armi "Zur Einsamen Pappel". Nel 1848 divenne un teatro importante della Rivoluzione di Marzo. Sull'area adiacente a ovest si trovavano dal 1872 gli impianti ferroviari della stazione merci Stettiner Güterbahnhof. Dopo il 1914 sorsero sull'ex piazza d'armi piccoli orti, un insediamento provvisorio di baracche e impianti sportivi. Negli anni della RDT qui giocava il club calcistico Dynamo Berlin che attirava regolarmente masse di persone nell'impianto sportivo vicino al confine. Per questo motivo il muro posteriore in quest'area è più alto, più liscio e più distante dalla striscia della morte. Il Muro impedì per decenni l'edificazione dell'area vuota e dopo la sua caduta offrì quindi la possibilità di gettare un ponte verde tra Est e Ovest.
Lungo il Friedrich-Jahn-Stadion sono conservati circa 300 metri di muro posteriore. Gustav Lange ha integrato questo tratto del muro, interrotto due volte, nell'allestimento del Parco. La parte posteriore, sotto protezione come monumento dal 2001, è a disposizione degli artisti di graffiti che la usano con il consenso delle autorità.


Nel Mauer Park trova espressione di vita alla domenica il mercatino (mercatone!!) delle Pulci






da qui tra cianfrusaglie varie con il tram M10 si raggiunge Eberwalder straße,tre fermate si scende  e si visita il museo della DDR gratuito in Knaack straße 97.



Da idilliaca dacia di campagna a mensa per lavoratori e carcere di Bautzen - la nuova Mostra "Everyday Life in the GDR" nel Museo nella Kulturbrauerei apre nel novembre 2013. La Mostra, che spazia per oltre 600 metri quadrati, presenta oggetti originali, documenti, film e registrazioni audio che esplorano il divario tra ideali e realtà nel GDR. Le singole esperienze in Mostra illustrano i diversi atteggiamenti verso la dittatura comunista, da leale sostegno alla neutralità tentato o resistenza





Com’era la vita di tutti i giorni nella DDR? Quali giornali si trovavano in edicola? Quali prodotti sugli scaffali dei supermercati? Come interferiva il regime comunista con la realtà quotidiana dei suoi cittadini?
A queste e altre domande prova a rispondere un nuovo museo pubblico di Berlino: Alltag in der DDR, inaugurato da pochi giorni, cerca di raccontare la Repubblica Democratica Tedesca nei suoi aspetti meno conosciuti.



Situato in uno spazio espositivo di 600 metri quadrati all’interno della Kulturbrauerei, a Prenzlauer Berg, il museo raccoglie centinaia di oggetti, documenti, filmati e registrazioni audio che esplorano il divario tra ideali e realtà nella DDR.


Tra ricostruzioni affascinanti e teche contenenti oggetti introvabili, Alltag in der DDR offre uno spaccato della vita dell’epoca. Il museo analizza la DDR dal punto di vista sociale e culturale, e ne racconta difficoltà e paradossi.


Il museo è aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Il giovedì fino alle 20. L’ingresso è gratuito. È situato in Knaackstraße 97, edificio 6.2 scala B.
U-Bahn : U2 to Eberswalder Straße TramLines: M1, M10 and 12 to Eberswalder Straße 

adesso è ora di tornare a casa per cenare e poi subito fuori. Stasera AlexanderPlatz ed i pattini.Non prima di un girino sulla Ku-Damm per osservare le luminarie, il KaDeWe illuminato e la Fernsturm che svetta su Alexander platz.












  



 E adesso è ora di rientrare perchè fa freddo (-4°C) ed abbiamo desiderio di un theino. Buonanotte

























Nessun commento:

Posta un commento