domenica 22 settembre 2019

TIMELINE DEL VIAGGIO AUSTRALIA - NUOVA ZELANDA 04/08 - 09/08







Proseguiamo con un'altra parte del nostro viaggio per grandi linee; alcuni momenti, i più spettacolari, i più interessanti, le mete difficili,verranno poi ampliati successivamente


(segue)

4/8 Dormiamo un po’ più del solito, ci alziamo e dopo poco inizia a scendere una pioggia fortissima con raffiche di vento pazzesche (alla faccia del  Meteo che parlava di light rain??) aspettiamo e dopo una trentina di minuti usciamo per andare alle terme e, consigliati dalla manager del King on Peace, scegliamo la Waikite (27 km da Rotorua) in quanto molto meno frequentata dai turisti asiatici di quella Polinesiana, che si trova in città e quindi molto,più fruibile. Sulla strada vediamo un sacco di nuvole di fumo che si alzano dal terreno, é incredibile, se poi ci si avvicina si sente il calore emergere dal suolo. Il valore dell'acqua termale della regione di Rotorua è noto fin dai primi anni del XIX secolo quando i visitatori facevano il bagno nelle piscine calde sul bordo del Lago Rotorua. Le calde acque geotermiche sono state salutate per le loro proprietà curative. Le sorgenti termali naturali si fondono con torrenti freddi o fiumi che creano la temperatura ideale per nuotare o fare il bagno. Ciò permette di fare il bagno comodamente in una giornata fredda, il che rende Rotorua un ottimo posto da visitare durante l'inverno della Nuova Zelanda.
Giungiamo cosí alle terme e scegliamo la formula spa, piscina privata per 40 minuti. Perfetta, hai il tuo,spogliatoio, la tua vasca, immetti acqua termale calda fino al raggiungimento della temperatura desiderata. Nel prezzo compreso anche l’eco trail che ti porta sino alla sorgente dell”acqua che bolle: é uno spettacolo fantastico. Al termine dei 40 minuti si può continuare ad usufruire di tutte e 6 le piscine con l’acqua a temperature diverse. Noi ci gustiamo un po’ il tutto e poi ripartiamo,  nel frattempo é uscito il sole.
Andiamo a vedere la Vulcanic Valley ma una volta giunti la scopriamo che al,prezzo di 42 nzd puoi fare il percorso a piedi (4 km) e poi prendere il bus (con orari fissi) che ti porta indietro. Francamente ci é sembrato un costo esagerato, in ogni caso avremmo impiegato troppo tempo e  quindi decidiamo di non andare.
In pratica se volete vedere tutto quanto viene proposto, preparatevi a spendere un bel mucchio di soldi.




Andiamo poi a Hells Gate, credendo che fosse un sito sempre di vulcani, invece si tratta di un prosaico luogo termale dove si fanno pure i fanghi, oltre ai bagni in acqua termale. Piuttosto costosetta, 105 dollari a persona (noi a Waikite 27, senza fanghi vero ma chissenef...)
Decidiamo quindi di andare a vedere l’oceano pacifico, attraverso una strada che scopriamo poi essere di montagna, la no. 30. Attraversiamo paesaggi incantevoli,i laghi Rotoiti, Rotoehu e Rotoma che incontriamo risplendono in tutta la loro bellezza (  la strada è tutta curve). Sul percorso si staglia un vulcano, il Putauaki  che domina ora la pianura. Arriviamo a Matata, nella Bay of Plenty, una baia spettacolare che noi abbiamo avuto la fortuna di vedere con un sole splendido. Spiaggia chilometrica, con l’oceano blue e piccole onde increspate di schiuma bianca, un sogno.
Siamo riusciti a mangiare finalmente un fish and chips gigantesco per ben 12,80 nzd coca compresa (7 € in due) pesce buonissimo e  fritto al momento.
Riprendiamo la strada del ritorno verso Rotorua, dove, all’arrivo, ci sorprende uno scroscio pazzesco con grandine, tuttavia noi eravamo dentro al Park'n save, mega supermarket. Ora la temperatura é scesa di molto, circa 4 gradi: stasera riscaldamento acceso,ed è il 4 di agosto..

5/8 nella notte Davide controlla il sito neozelandese del traffico. Con orrore fa una scoperta infelice: la Desert  Road Hwy 1, che dovremo percorrere domani per attraversare il Rangipo Desert è chiusa per neve. Non ci perdiamo d'animo o almeno ci proviamo. Al risveglio il sito continua a mostrare immagine in diretta della strada chiusa. Lasciamo il King on Peace e partiamo alla volata di Taupo, con l'intenzione di arrivare sino al cancello dell'ingresso della strada che si trova a Rangipo, circa 11 km dopo Turangi, 110 km da Rotorua. sul percorso giunti a Taupo un cartello indica il Moon Crater, un'area geotermica con passerelle e sentieri di ghiaia attraverso bocche di vapore e crateri gorgoglianti.La passeggiata geotermica dei Crateri della Luna è gestita da un istituto di beneficenza. Un paesaggio ultraterreno di pozze di fango gorgogliante e prese d'aria a vapore, il parco offre una forte introduzione alle meraviglie geotermiche della regione. Con il Lago Taupo situato nella caldera di un antico vulcano e l'area circostante costellata di sorgenti termali e geyser, Taupo è stato a lungo un centro di attività geotermica e i Crateri della Luna sono uno dei modi più facili e accessibili per metterli in risalto. Dopo la visita al sito  ci avviamo in direzione Rangipo: quando transitiamo leggiamo sul display  HWY 1 open! Una gioia che successivamente si trasformerà in preoccupazione. Giungiamo alla casa cantoniera dove c'è un grande cancello aperto ed iniziamo l'avventura nel Rangipo Desert: 36 km per attraversarlo. All'inizio il sole splende ma quando iniziamo a salire di quota il tempo vira al peggio: nevischio, neve  bufera di neve. Il 4wd è perfettamente a suo agio, tuttavia la visibiltà lentamente diventa più scarsa. Per fortuna dopo una serie di tornanti in una gola usciamo sull'altipiano desertico coperto di neve: innanzi a noi uno spazzaneve con sistema deicing fluid che ci fa strada. Continuiamo fino all'uscita del deserto  dove  il fondo stradale pessimo la bufera di neve ci fanno desistere nel continuare fino al bivio con la 49 a Waiouru per andare al Tongariro. Ripercorriamo a ritroso tutto il deserto fino all'ingresso ed alla casa cantoniera giriamo sulla 46 per fare il giro del Tongariro; qui la situazione è migliore sebbene la strada corra ad un'altezza maggiore ed i lookout incontrati sono a dir poco splendidi. Il Mont Ruapehu si staglia con i suoi 4000 mt al centro del parco che è pressochè desertico. Ora nevica anche qui ma la visibilità è buona e quindi decidiamo di percorrere tutto il parco sino a National Park, piccolissimo paese dove inizia e/o si conclude ( a seconda da dove si provenga) il percorso del parco.Il ritorno ci vede  giungere scollinando a Turangi e dall'alto godiamo il panorama del lago di Taupo i vulcani e le montagne della catena Kaimanawa.




Ritornati a Taupo decidiamo di proseguire per Napier percorrendo la Thermal Explorer Hwy n.5. Saranno 139 km di una strada che dapprima corre in un'altipiano pianeggiante ma dopo i primi trenta km si trasformerà in una gimcana di ripida montagna. Sconsigliata a chi soffre l'auto!. Arrivati a Napier cerchiamo  i motel descritti come luxury che in realtà si riveleranno  come orrendi.Optiamo per il Quest che a fronte di un appartamento medio si rivela ben fornito e con la zona dei supermercati vicinissima. Dopo cena un giringiro per Napier ma non è stagione e quindi il paese è deserto. In realtà Napier è una città che d'estate si anima come le più note mete rivierasche italiane e vanta una delle migliori collezioni al mondo di architettura Art Deco. Napier è una città in cui si trasferiscono molti neozelandesi al momento della pensione. Una delle attrazioni turistiche più fotografate della città è la statua chiamata Pania of the Reef, protagonista di un episodio della mitologia maori.

6/8 Decidiamo di visitare Napier e i dintorni per poi trovare alloggio per la sera. Un sacco di negozi chiusi perché é inverno e i bar e tutti gli esercizi  chiudono alle 16,30.
Andiamo a Clive per trovare alloggio (su indicazione dell’ufficio turismo) ma scopriamo,che tanti sono chiusi e aprono,solo nel week end oppure devi soggiornare almeno 2 notti.
Finiamo al Clive Studio gestito da una signora simpatica ma abbiamo visto di meglio
Prenotiamo per la sera dopo a Palmerston North, visto che abbiamo deciso di trattarci bene. Prendiamo un appartamento 2 bedroom al Destiny (anche qui poche scelte)




7/8 trasferimento verso Palmerstone per una strada   che corre tra la pianura sino a 50 km prima di Palmerston, dove dovremo valicare una catena montuosa . Piove c'è la nebbia ed in cima la neve ma proprio on the top si entra in una wind farm. La pioggia ora ci segue ovunque: arriviamo,ora pranzo al  Destiny dove troviamo un appartamento freddo gelato e vecchio. L’accoglienza in Nuova Zelanda, in inverno é perlomeno scarsa, poca offerta, overpriced rispetto a quello che si ha e diventa difficile persino mangiare. Indipendentemente dalle cifre che si é disposti a spendere.il motel destiny é una delusione pagato nzd 255 ma overpriced.
Nel pomeriggio andiamo a a vedere attraverso la hwy delle cento spiagge qualcuna di queste : arriviamo ad himatangi dove becchiamo un tempo pazzesco tra vento e pioggia che non ci permettono di rimanere all'aperto. Ritornando ci portiamo  a  Foxton dove la spiaggia é più carina, con dune di sabbia ed è uscito il sole. Poichè la spiaggia è anche una strada vediamo un’auto insabbiata. Foxton noto per la produzione della bevanda analcolica neozelandese Foxton Fizz,è un paese dove il commercio è basato sullo scambio di merce usata: la storia dice che Foxton era un tempo un importante porto fluviale profondo che serviva l'industria del lino . Alla fine del 1800, c'erano 50 mulini a lino che operavano nel raggio di 16 chilometri da Foxton. Un'altra grande attrazione è il mulino a vento De Molen - una replica funzionante esatta di un mulino tradizionale olandese del 17 ° secolo.. tutto il paese sembra fantasma. un’angoscia pazzesca.
Ritorniamo in centro Palmerston North, altro incubo! Pioggia vento... e l'appartamento ha una tv così vecchia che le trasmissioni si sono fermate all'allunaggio

8/8 Partiamo per Wellington strada normale lasciamo bagagli a Novotel e poi portiamo macchina a Europcar al Ferry, lasciamo l’auto nel recinto e depositiamo chiave nella cassetta e prendiamo un taxi x tornare in albergo. L’autista é un signore anziano che dice di essere nato a Liverpool gli chiedo da quanto vivesse li e come mai avesse scelto la Nuova Zelanda. Lui ha risposto facevo parte dell’IRA (sua madre era irlandese) e che aveva avuto qualche problema. Mentre guida ci da il suo portafoglio con dentro le foto del tempo.. è un personaggio fantastico che guida uno scalcinatissimo taxi.




Andiamo in albergo ci danno subito la stanza e usciamo a vedere Wellington che ci piace subito, una città giovane, viva, piena di locali . Notiamo subito la differenza con Auckland. Prendiamo la cable car per vedere il panorama dall'alto della baia e poi raggiungiamo Hannah’s Lane un recupero bellissimo con piccoli locali ovunque. La sera dopo cena ritorniamo a visitare questi nuovi quartieri recuperati che danno un impronta particolare alla città. Wellington è piccola con i suoi 220.000 abitanti, non è frenetica, si vive in modo quieto e il tempo scorre in modo piacevole.
Questo è stato l'ultimo giorno in New Zealand. Chiudiamo con un bilancio alla pari, forse influenzato dalla stagione non favorevole e da altri piccoli fattori. L'estate (23 gradi max) qui rappresenta il miglior periodo per le visite delle due isole, anche se consigliamo di impiegare più tempo all'isola del sud ed invece visitare sommariamente l'isola del nord, con un brevissimo scalo ad Auckland e qualche giorno nella zona di Rotorua  eTaupo. L'inverno purtroppo la stagione che abbiamo dovuto incontare,è una bella prova di carattere, con vento freddo pioggia frequente e neve.

per ulteriori info scrivete alla nostra mail

lunedì 9 settembre 2019

TIMELINE DEL VIAGGIO AUSTRALIA - NUOVA ZELANDA 27/7-03/08






Ecco un'altra parte del nostro viaggio per sommi capi; alcuni, i più spettacolari, i più interessanti, le mete difficili,verranno poi ampliati

(segue)

27/7 Partenza per  Adelaide  con un volo alle 8.15, all'arrivo in aeroporto  ritiriamo l'auto alla Thrifty, un SUV Mitsubishi  e ci dirigiamo verso McLaren Vale ospiti dai nostri amici Greg e Dee, che ci riservano per queste 4 notti il cottage Marlene. Infatti i nostri amici sono i proprietari del  3 Divas Luxury Accomodation luogo fantastico! La cena...andiamo in un ristorante, da Oscar, dove mangio una ottima tagliata e Davide il canguro, che assicura essere molto piacevole e senza rimorsi.



28/7 Dee e Greg ci portano al Pasadena  ad Adelaide grosso supermarket, dove pranziamo (con ostriche, capesante e scallops, che ci vengono preparate davanti agli,occhi da Orlando uno chef Italo australiano molto simpatico e preparato): qui troviamo il guanciale che servirà per la carbonara.
Sul percorso verso il Pasadena vediamo un canguro, che si era perso, correre in parallelo a noi sulla highway, dentro ad uno spazio tra un recinto e il guardrail di cemento. Per noi un episodio esilarante ma non per i nostri amici alquanto preoccupati; temevano saltasse il guardrail e.finisse contro la macchina.Episodi di collisioni con canguri sono molto frequenti e nessuno ti risarcisce il danno.Ci hanno raccomandato in caso di un incidente con il canguro di non scendere mai a verificare se é morto,infatti se fosse solo ferito potrebbe essere molto aggressivo e pericoloso.
La sera prepariamo gnocchi di semola alla Sorrentina come se piovesse, e focacce di Recco, riadattate con mozzarella,visto che lo stracchino qui non si trova  e poi ho preparato l'impasto per la pizza (il lievito fresco siamo andati a chiederlo ad un pizzaiolo del paese che gentilmente ce l'ha regalato 😂😂)
il dopo cena all'esterno  in veranda tra un bicchiere di vino e 'altro, tutti  di gran qualità (Greg ha una cantina superba) attorno al braciere acceso, sotto un cielo stellato che ha reso l'atmosfera magnifica!





29/7 Oggi andiamo nella Barossa Valley, prima tappa Adelaide Hills, Hahndorf, luogo con insegne in tedesco. Fondata nel 1839 da luterani in fuga dalle persecuzioni religiose in corso in Prussia, Hahndorf prese il nome dal capitano della nave, che si chiamava Hahn (dorf è la parola tedesca per villaggio).Oggi, questa piccola fetta di Germania attira turisti di tutto il mondo. Passeggiamo lungo strade ricche di edifici storici, pittoreschi negozi di antiquariato, vintage e ninnoli e abbellite da platani e olmi secolari, oltre che da eucalipti autoctoni. Si possono anche visitare eccellenti cantine e una piantagione di fragole celebre per le confetture, le salse piccanti di frutta (chutney) e altre specialità. Il  clima è cambiato rispetto a McLaren Vale (piú temperato) qui fa freddino  siamo a 640 metri di altezza.
Proseguiamo per Woodside ci fermiamo da Melba’s azienda produttrice di cioccolato dove facciamo tanti assaggi e acquistiamo anche dei prodotti. All'interno si può vedere il ciclo di produzione.
Ripartiamo e tra vigneti e paesini piccolissimi e carinissimi arriviamo a Barossa Valley, andiamo a vedere Maggie’s bee farm, dove ci sono pavoni,uccelli rari e un cartello che dice di stare attenti ai serpenti. All'interno tra i vari assaggi scopriamo  delle confetture per formaggi che acquistiamo. E' ora di pranzo e ricordandoci di quello che ci hanno consigliato i nostri amici andiamo  da Fino’s: degustiamo vini e poi  mangiamo splendidamente. Il conto? Giusto per l'ambiente e la qualità dei piatti. Riprendiamo la via di casa facendo la Eden Valley anch’essa molto bella. Come vini però preferiamo quelli di McLaren Vale. Torniamo per le cinque mentre i nostri amici già ipotizzano che ci siamo persi. Impossibile con il navigatore.
La cena è improntata sulle pizze cotte nel forno a legna, forno  che Greg ha gestito tutto il giorno, con eccellente risultato! Vino, in quantità per noi eccessiva e braciere completano la serata.



30/7 Oggi è il compleanno di Davide, partiamo con la Mercedes e ci portano per tutte le stradine intorno a McLaren Vale,vediamo la diga di Myponga,un bacino di acqua potabile enorme che si attraversa. Arriviamo attraverso un tour tra colline e distese di vigneti a Port Elliot dove mangiamo in un locale in riva al mare: l'oceano è proprio qui e la giornata è splendente. Greg e Dee ci vogliono mostrare una zona veramente wild, il Coorong National Park dove vediamo black swan e pellicani vivere nel loro ambiente. Ultima fermata il Murray River Mouth. Murray Mouth è il punto in cui il fiume Murray incontra l'Oceano Antartico. La posizione della Murray Mouth è variabile. I documenti storici mostrano che il canale verso il mare si sposta lungo le dune di sabbia nel tempo.Costantemente il bacino è dragato per toglier la sabbia che si deposita e che impedirebbe al fiume di sfociare, costituendo un pericolo per inondazioni a causa del formarsi di una barriera naturale. Questa giornata soleggiata di grande tour trova conclusione a cena con una carbonara fatta all'italiana (ometto per rispetto alla tradizione la ricetta australiana) e un tiramisu come dolce.



31/7 Purtroppo é giunto il giorno di salutare Greg é Dee, abbiamo il volo che ci porterà ad Auckland. Poichè non siamo riusciti a fare check-in online visto che usiamo due compagnie diverse, abbiamo l'obbligo di mostrare il biglietto di ritorno con cui usciremo dalla Nuova Zelanda 😦 (Singapore Airlines)
Riteniamo che Air New Zealand sia una delle compagnie più care e disattenta ai passeggeri: oltre ad essere decollati con mezz’ora di ritardo e giunti senza recuperare un minuto, durante il volo ci hanno dato solo un bicchiere d’acqua del rubinetto, il lunch era a pagamento così come l'intrattenimento (film a bordo, il volo dura sei ore) e noi non lo sapevamo!!(costo del biglietto in n due 890 NZD, 520 €  a confronto del ritorno con Singapore Airlines di 115€ con tutti i comfort)
Arrivati ad Auckland piove, sono le 8 di sera: per caso troviamo il servizio di Supershuttle, servizio door to door (ci ha portato di fronte all’Adina, solo noi due a bordo; sarebbe uno shared service ma non c’era nessun altro per 38 nzd (il taxi sarebbe costato il doppio)
Grazie ad una buona accoglienza alla reception e ad un superlativo appartamento ci solleviamo il morale. Ci informano che i supermarket sono aperti 24h ed il Countdown si trova a 100 mt da noi. Spesona con prezzi buoni.



1/8 Piove ma qui è la normalità! Abbiamo fatto la carta trasporti costo 10 nzd con il credito a discrezione. Se usi la carta la corsa costa 1,95 altrimenti puoi fare biglietto pagando nzd 3
Con il bus 27 siamo andati a Mt  Eden, dove non si arriva  in cima bisogna fare un pezzo in salita, con una forte pendenza (scopriremo che Auckland è tutta in pendenza). La salita la facciamo con  il sole e godiamo della vista di tutta la baia e anche delle zone vicine. E' fantastico! Meglio che dalla torre.
Alla sera siamo usciti nuovamente e con il 27w (la cui fermata è vicino) vogliamo visitare la K (Karangahape) Road per vedere la movida. Mah...ambiente non proprio ameno, molti squatter, ubriachi e fattoni ... scopriremo che  il weekend è ancora peggio.Ci ripromettiamo di  tornarci domani per vedere i negozi vintage. Rientriamo a piedi in discesa circa 4 km tutti attraverso Queen Str la via principale dello shopping.

2/8 Oggi è una giornata con bruttissimo tempo: l'idea era di andare a  Rangitoto ma vento fortissimo e pioggia torrenziale ci hanno fatto desistere. Quindi optiamo per i negozi vintage a K Road ma  risultano deludenti,! Robaccia! Alle 13,30 vediamo uno squarcio di sole: traghetto per Devenport, un villaggio carino a 10 minuti di ferry da Auckland. Purtroppo il tempo è estremamente variabile qui in inverno, e, una volta  giunti, veniamo accolti da  un vento modello bora e scrosci d’acqua. La nostra permanenza dura pochissimo tempo e ci affrettiamo a tornare in città. Costo 4,90 andare e uguale a tornare.

Conclusione: Auckland non ci é particolarmente piaciuta; città faticosa (tutte salite pazzesche o scale) e con poco o nulla da vedere. Mezzi pubblici scarsi, metro in costruzione. Forse durante l'estate è meglio, però francamente due giorni sono anche troppi.



3/8 lasciamo Auckland dopo aver ritirato l’auto (una Mazda CX5 4WD nuova ) da Europcar e partiamo alla volta di Matamata per  Hobbiton. L'uscita da Auckland è traumatica : 110 km di autostrade in costruzione, un traffico da Asia, e pioggia da non veder la strada. Curiosamente dopo duecento km ,il giorno si apre e resterà una giornata meravigliosamente luminosa con un sole non caldo. Arrivati a Matamata incontriamo subito l’ufficio informazioni di Hobbiton: qui cercano di convincerci a lasciare la macchina  e prendere il loro pullman, fare 40 minuti tra andata e ritorno. Noi invece portiamo la macchina direttamente a Hobbiton facendo una stradina molto carina. Non credete a chi dice che tanto si vede da fuori ed é inutile pagare 84 nzd/persona. Non é vero, da fuori si vede nulla, anche perché per giungere ad Hobbiton si prende un pullman (vengono formati gruppi di 40 persone, con partenze ad orari prefissati)si percorre una strada chiusa con cancello e dopo circa 3 km si giunge al set; la visita dura in tutto un paio di ore, ed è un'esperienza bellissima. Il paesaggio é fantastico, si vedono tutti i buchi Hobbit, c’è il laghetto, il mulino  a vento e la guida vi spiega come é stato scelto il posto, come hanno girato le scene etc, ed infine vi viene offerta una birra Hobbit. Ma a parte ciò, il tutto é incredibile, ti sembra veramente che da un momento all’altro escano gli hobbit, sembra di vivere una favola. Fatelo, ne vale veramente la pena, si ritorna bimbi e in tempi come questi, non guasta.



Conclusa la visita torniamo all’auto e ci dirigiamo verso Rotorua dove abbiamo prenotato al Kings on Peace : qui troviamo un bellissimo appartamento, con due bagni separati una cucina attrezzatissima e ci facciamo spaghetti con vongole fresche comprate poco prima al New World, il tutto innaffiato da ottimo vino neozelandese.


Kings on Peace 4 Peace StreetFenton Park,Rotorua 3010New Zealand

Dopo cena, é sabato sera, andiamo in centro....il deserto !!! a parte un po’ di persone a Eat street dove vediamo degli improponibili piatti tricolore, torniamo a casina nostra anche perché nel frattempo é giunto il freddo, ma tanto freddo. Infatti Rotorua che si trova sull'omonimo lago è attorniata da montagne con impianti sciistici ed è la porta d'ingresso al Rangipo Desert e alla catena del Tongariro.






(segue)

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venerdì 6 settembre 2019

TIMELINE DEL VIAGGIO AUSTRALIA NUOVA ZELANDA 16/7-26/7







Questa volta gli appunti di viaggi li scrivo io, e lascio a Davide il compito di fare piccole aggiunte. 

Ecco per sommi capi il sunto del nostro viaggio appena conclusosi ; alcuni, i più spettacolari, i più interessanti, le mete difficili,verranno poi ampliati

17/7 Arrivati a Perth via Doha: vogliamo fare gli onesti e dichiariamo un salame con certificazione sanitaria, ma la dogana non lo permette e quindi salutiamo il salame che doveva essere un regalo per i nostri amici Dee e Greg. Non lo abbiamo visto inserire nel contenitore da inviare all'inceneritore. Per me hanno fatto i furbi. Temperatura veramente bassa.Il taxi dall'aeroporto costa 35-40 Aud


18/7 giorno nuvoloso, visitiamo i  Kings Botanic gardens ( free) . Merita la vista dall’alto, veramente splendida. Da non perdere poi il percorso dei bimbi al Rio Tinto Naturescape Kings Park. Utilizzare il  bus da CBD, (Sistema trasporti CAT, gratuito nel CBD).Per la SIM preferire Telstra con piano tariffario variabile per durata in giorni 20-30-40, e credito per telefonate (costo chiamata verso l'Italia: 0,30 aud per minuto -  la sim costa dai 20 ai 40 aud. portare il passaporto). Nel pomeriggio, ferry fino a South Perth per vedere il CBD dal Swan River costo 3.20 Aud a/r; si può fare anche il biglietto a bordo ma se non hai cash come noi ti fanno salire senza pagare. Abbiamo poi gironzolato  per Elisabeth Quai, Murray Str Hay Street. Alla sera siamo andati in Wolf Lane, Kings street Shanto Lane, fantastiche bei locali e soprattutto street art



19/7 acqua a dirotto al mattino presto poi sole decidiamo quindi di prendere il ferry Rottoexpress da B Shed Fremantle (arrivati lì con treno, costo biglietto,giornaliero famiglia 13,20). Nel  pomeriggio acqua dirotto, anticipiamo il  rientro, e qui il primo inconveniente: ho perso gli occhiali, ho anche un'idea di dove sia successo, ma nonostante le ricerche fatte sia telefonicamente che di persona, niente. Se li sono fregati,😭 la montatura piaceva troppo.


20/7 Andiamo a piedi alla Europcar che sulla mappa sembra vicina ed invece.. Avevamo chiesto una  Camry ma ne erano sprovvisti così, dopo varie proposte  alla fine scegliamo un suv Kia Sportage . Partiamo verso il sud del Western  Australia e ci fermiamo  a Busselton famoso per il suo Jetty. Il molo di Busselton è il secondo molo di legno più lungo del mondo con una lunghezza di 1841 metri..  Noi, causa vento,impossibile, ne abbiamo percorso solo 1500 mt. Non è stato invece possibile visitare l'osservatorio sott'acqua poichè i  tour erano tutti prenotati ma non so se ne sarebbe valsa la spesa Aud 34. 
Ripartiamo e ci fermiamo al faro di  Cape Naturalist (costo Aud 9), proprio carino, si possono fare sentieri ma ci vuole tempo ed anche un meteo decisamente piu favorevole.
Infine ci avviamo in direzione Canal Rocks, abbiamo faticato a trovare il luogo, le indicazioni ce le ha date la Bakery di Yanningup (da vedere e provare) in pratica bisogna girare dalla strada principale nella via al cui angolo si trova il,ristorante Cape Lavender e si prosegue fino in fondo ad una discesa scoscesa, andateci,  lo scenario è imperdibile.
Poi attraverso la Caves Road, strada bellissima dove si vedono cervi, canguri, distese di calle e  vigneti, arriviamo a Margaret River. Peccato  siano le  6 e tutto è già chiuso. 
Abbiamo dormito al Motel Margaret River, bellino, dignitoso, spazioso e non costoso. La sera, sabato, usciamo e ..un deserto, tutto chiuso aperto solo un ristorante. Ricordatevi in down under anche le reception dei motel chiudono alle 18, quindi meglio non arrivare troppo tardi.





21/7 Partiamo da Margaret River alle 8,  showers alternati a squarci sole tutto il giorno.

Direzione Cape Leewin faro + ruota acqua, qui si incontrano l'Oceano Indiano e l'Oceano Australe. Vento pazzesco ma lo spettacolo è fantastico; sulla strada del ritorno,  ad un paio di  km di distanza, troviamo Flinders Bay, baia calmissima molto carina purtroppo di balene neanche l’ombra. 
Viaggiamo tra Pemberton (il nulla) e Walpole attraversando il Mount Frankland National Park tra foreste buie di Karry  sotto un diluvio. Grazie 4WD, perchè l'ambiente attraversato era dei peggiori. Ci fermiamo a Walpole dove arriviamo alle tre e mezza e andiamo al baracchino del Tourist office dove un signore anziano volontario ci propone il Bayside Villas. Il paese di forse 150 anime è costituito da 23 case, ma la villa è molto accogliente.
Il signore anziano, a cui avevamo manifestato qualche dubbio, aveva ragione. unico neo ci indica un percorso panoramico che scopriamo poi essere in salita, su pista sterrata rossa e con buche che sembrano crateri, tutto per vedere il più grande Karry il Giant Tingle Tree e Hilltop lookout. 16 km tra salita e discesa su pista di montagna con fango. Una bella avventura, ma un grazie immenso alla jeep. Scesi  dalla montagna siamo andati sulla Scenic Drive a Coalmine Beach.


22/7 Partiamo in direzione Valley of Giants dove si cammina su passerelle sugli alberi, un percorso bellissimo, non c’era nessuno,solo noi e il fruscio del vento tra le foglie, di seguito  facciamo il Walk of Ancient Empire e qui vediamo bellissimi esemplari di alberi cavi. Costo in due 36 Aud . 
Ci muoviamo alla volta di Albany, con  stop a William Bay, molto bella, abbiamo anche fatto fuoristrada su terra rossa.
Per pranzo ci fermiamo a Denmark dove, dopo ricerca affannosa visto che il lunedì è tutto chiuso e, perdipiù,  è anche inverno, mangiamo il  nostro primo  fish and chips.
Si prosegue per Albany, arriviamo giusto poco prima della chiusura del Tourist Info Point per avere dritte su appartamenti  (comunque loro guardano su Expedia!) e ci viene indicato Il Dolphin Lodge, a Middleton Bay, prendiamo un appartamento fantastico, al costo di Aud 150 . Straconsigliato! 
La sera ci facciamo un giro  sul mare ma... tutto deserto neanche una luce !!!

Decidiamo di non proseguire per Esperance, dati i km ancora da fare,  e rimandiamo alla mattina dopo la decisione se andare a vedere o meno le balene (Aud 100 a persona 2,5 hr con barca chiusa!)


23/7 ci alziamo molto presto, il tempo è brutto piove e quindi no balene, stravolgiamo in 5 minuti il programma e decidiamo di andare a Mandurah x vedere gli stromatolites, (770km) via Wave Rock.  Ma prima  andiamo al Middleton Beach di Albany baia bellissima, spiaggia suddivisa in  area x cani e area interdetta ai cani. 
E si riparte, la meta è Wave Rock, un posto di cui mi ero innamorata guardando le foto, quasi 400 km in mezzo alla natura, né distributori né case, solo natura. Arriviamo circa alle 12, paghiamo Aud 12 per la macchina (con a bordo max 4 persone) e andiamo subito alla MERAVIGLIA, toglie il fiato. Ma quello,che nessuno dice è che l’onda è solo una parte della meraviglia, infatti si può salire sulla sommità, ci sono  scale e catene x aiutare la salita e discesa che  fanno arrivare ad un altopiano in pietra, dove si può camminare e vedere, oltre alle viste spettacolari, anche altri massi che sembrano sculture.  Volendo si possono fare ore di percorsi ma noi dobbiamo partire alla volta di Mandurah dove arriviamo dopo altri 400 km nella natura,  avremo incontrato si e no 15 mezzi, tra auto e camion (pochissimi camion) Sono le 18,30, tardissimo per le abitudini Australiane😂😂 avevo identificato con la rete il Quest Mandurah arriviamo e troviamo x miracolo, a night manager otteniamo un 1 bedroom apt a 169 Aud é più caro del Dolphin e meno bello ma accettiamo, ha il,parcheggio privato proprio davanti alla porta dell’appartamento ci precipitiamo all’IGA aperto sino alle 21 é piccolo e con roba brutta ma ci arrangiamo, volevamo andare a mangiare pesce ma eravamo distrutti dopo tutto quel guidare  per uscire di nuovo e poi si sarebbe fatto tardi sempre x le abitudini Aussie



24/7 finalmente sole, usciamo sul balcone e vediamo i canali, giriamo in auto, perchè a piedi sui canali non si può andare: ci sono tutte residenze di lusso con attracco privato per le barche 😍

E di nuovo via, con il vento tra i capelli (si fa per dire😂viste le temperature i finestrini erano rigorosamente chiusi) verso i Pinnacoli, stavolta ci becchiamo code per trasporto eccezionale (una roba mostruosa, abbiamo fatto le foto) e per lavori stradali. A dire il vero in questo viaggio abbiamo visto lavori stradali in ogni Stato che abbiamo visitato.. Arriviamo ai Pinnacoli dove si può fare percorso a piedi più breve o in auto, 4 km. Noi abbiamo scelto quest'ultimo nessun problema per parcheggio ci sono ovunque slarghi x piazzare l'auto.
Lo spettacolo é fantastico: Dopo 10.000 foto (tranquilli non ve le faremo vedere tutte) andiamo a cercare da dormire a Cervantes, un paese nel niente. Un general store, un ufficio informazioni dove c’è un signore anziano che ti fa tornare ai tempi della corsa all’oro. Tentiamo al Pinnacles Edge Resort, oltre ad essere caro non ha Wi-Fi e ci sono problemi chiusura porte (card non riesce ad partire) la ragazza alla reception, francese, ci sconsiglia Jurien Bay e noi l’ascoltiamo..il giorno dopo non deve essersi sentita molto bene, se solo uno degli accidenti che le abbiamo tirato è arrivato a segno.

Alla fine troviamo un cottage con due camere da letto, niente Wi-Fi e senza connessioni per usb, non il massimo della vita, ma almeno è costato parecchio meno dell’altro.







25/7 decidiamo di andare più a nord ma quando ci rendiamo conto che la strada non è niente di particolare, decidiamo di tornare indietro. E ci fermiamo a Jurien Bay di cui ci innamoriamo. Intendiamoci, niente di particolare ma è un luogo delizioso, tranquillo con un bellissimo molo, una baia sconfinata e l’oceano con i suoi colori, troviamo una bellissima “cabin” (soggiorno con cucina, due verande, bagno grande, con wc separato e due camere letto e posto auto privato ) al "Summerstar." a 50 metri dal mare, all’interno di un'area per camper vi è questo settore di deliziosi bungalow in legno.

Un luogo fantastico. Pesce comprato e cucinato da Davide . Vediamo anche tre delfini a 10 metri dalla riva che giocano e saltano. e soprattutto ci rilassiamo con passeggiate sulla spiaggia ed un buon vino per aperitivo sulla veranda



26/7 dobbiamo tornare a Perth ma prima ci fermiamo a Lancelin per le dune di sabbia, bellissime, e poi al Yancep National Park per vedere i koala (ne abbiamo visti tre sugli eucalipti che dormivano). In compenso qui abbiamo trovato i primi due italiani, mamma e figlio tredicenne, il cui marito e padre lavora qui da un anno ed erano venuti a trovarlo. Ripartiamo verso Perth dove riconsegnamo la macchina a Europcar ed alloggiamo al The Sebel, proprio bello.

Andiamo a fare un giro in centro prendendo il Red Cat, fermata praticamente davanti al Sebel, in Murray Street e qui veniamo salutati da una famiglia di Cerea (Verona) arrivati ieri, anche loro in tour per l’Australia. Ci siamo fermati a parlare un po’ e ci siamo ripromessi di risentirci in Italia...chissá

e questi sono i primi 10 giorni ( ne mancano solo 35 da raccontare 😂😂)


(segue)

per ulteriori info scrivete alla nostra mail

giovedì 5 settembre 2019

BACK FROM DOWN UNDER: AUSTRALIA NEW ZEALAND




E dopo 45 gg di walkabout in down under siamo tornati.

Ecco il nostro viaggio

  

Ed infine il risultato è stato di:
8000 km in auto
3 deserti
14 parchi
15 voli
4 jeep
8 stati 
600 km a piedi
Neve ghiaccio caldo  caldo tropicale vento che..il maestrale è un venticello 
4 stagioni
21 appartamenti 
45 gg
2 dive sulla barriera
8.000 foto
4 h di video
1 roccia come compagna di viaggio ( gioventù se guardate il  suo dato anagrafico vi spaventate)

16 mxp Perth
27 Perth Adelaide
31 Adelaide Auckland
09 Wellington Melbourne
13 Melbourne Darwin
19 Darwin Cairns Port Douglas
21 Port Douglas Whitsundays
24 Proserpine Sydney
29 Sydney mxp