lunedì 25 settembre 2017

5 agosto traversata San Lorenzo-Gaspesie

L'imbarco è alle 9.30 a Forestville, 95 km da Tadoussac,
Partenza ore 6.30, caffè nel riscaldatore in auto  e la 138 ci attende. Praticamente percorriamo tutta la distanza in assoluta solitudine ed incontriamo la prima stazione di servizio dopo 80 km.






Dopo poco più di un'ora arriviamo in quest'ultimo paese, oltre il quale inizia la strada per il Labrador.


L'imbarco è in una zona desolatissima ed il servizio è gestito da una famiglia  che con un catamarano gigantesco imbarca una cinquantina di auto. L'auto sale solo con il conducente: infatti lo spazio tra un auto e l'altra è di poche decine di centimetri. La nostra sfortuna è che siamo incappati nel periodo de Les vacances de la construction. 
Les vacances de la construction sono due settimane di congedo completo concesso ai lavoratori dell'industria edile e si svolgono tradizionalmente nelle ultime due settimane di luglio. Tuttavia, possono essere spostati alcuni anni per adattarsi al calendario attuale o alla realtà dell'estate, come quest'anno che è stata dal 23 luglio al 5 agosto.


Molte auto di canadesi del Quebec (indigeni) sono senza  prenotazione ma tutto mondo è paese, e basta ungere le ruote giuste che sali anche senza, o meglio sali per primo. Noi che abbiamo fatto la prenotazione ma siamo stranieri  saliamo per ultimi attendendo in fermi e vedendo auto che ci sorpassano perchè hanno dato soldi all'imbarco.






La società è la CNM la segnalo in modo che chiunque voglia fare la traversata del San Lorenzo EVITI QUESTA SOCIETA', ma prosegua per altri 100 km (Baie Comeau) o 200 (Godbout) di strada buona e usi la Societè de Traversiers , che è un vanto per serietà e puntualità e le auto salgono su di una nave senza dover fare decine di manovre e pagare il pizzo.

La traversata dell'estuario in questo punto è 62 km. Il pagamento viene effettuato a bordo presentando un ticket che viene dato quando si sale. Il catamarano è veloce e impiega circa un'ora e venti minuti e costa 98 CAD. Ci fanno anche compilare il form di soddisfazione....immaginate cosa possiamo aver scritto...doverosamente in francese!
per i più temerari la 138 oltre questi punti prosegue sterrata fino al paese di Kegaska (187 abitanti)


oltre il quale la strada si interrompe. Qui per andare in Labrador, nel nulla, occorre prendere aereo o nave traghetto postale.
Finalmente siamo in Gaspesie, a Rimousky. Dopo essere passati da un centro commerciale ci dirigiamo verso il nord della penisola fermandoci sulla strada dei Fari, al faro di Pointe-au-Père.
Il sito storico di Pointe-au-Père, conosciuto anche come Museo del Mare, nella città di Rimouski è in Québec nella regione del Bas Saint Laurent. Un sito che deve il nome “punto del padre” al prete gesuita Henri Nouvel che nel 1663 celebrò una messa prima di una battuta di caccia alle alci con i nativi, su un punto di terra a picco sul fiume San Lorenzo, proprio dove oggi sorge la cittadina. Lo sviluppo legato alla navigazione vede il suo culmine tra il 1873 e il 1970: per questo motivo colpisce l’architettura della zona portuale con le case di legno, i moli e gli hangar.



Costruito nel 1909, il faro di Pointe-au-Père ha giocato un ruolo importante nella storia della navigazione sul fiume San Lorenzo. Il Faro di Pointe-au-Père ha celebrato il suo centenario nel 2009


Accompagnati da una guida, saliamo i faticosissimi e strettissimi 128 gradini del secondo faro più alto in Canada (33 m) per ammirare una vista a 360 ° su Pointe-au-Père, sul fiume e sulla costa. Ci spiegano le circostanze della sua costruzione così come il ruolo e il funzionamento dei suoi vari elementi.





 



 Il sito storico, in collaborazione con Parks Canada, vi invita a scoprire i vari edifici della stazione del faro di Pointe-au-Père, operativo fino al 1998.
Nella casa del custode, una mostra fotografica traccia 50 anni di ricerca da parte del Servizio Parks Canada Underwater Archeology.
Al suono del corno nella nebbia, immersioni nel mondo dei sistemi di segnali sonori. Dal cannone al fischio alla nebbia elettronica, dalla sirena della Scozia al diafono, scopriamo alcuni dei vecchi sistemi installati nella stazione per segnalare la presenza di navi sul fiume in tempi di nebbia ...



Il pezzo forte è la visita dell' Onondaga, il primo sottomarino del Canada aperto al pubblico! Si entra nel sottomarino e scopriamo la vita quotidiana dei 70 uomini che hanno vissuto per mesi alla volta in questo sottomarino di 90 metri (300 piedi). Esaminare la meccanica complessa del sottomarino e la tecnologia utilizzata per la rilevazione subacquea. Il commento di 45 minuti di guida audio simula l'uscita a mare di Rimouski e ci si immerge in questo mondo affascinante e poco conosciuto. Inoltre, è possibile trascorrere una notte a bordo della Onondaga.



Il nome Onondaga è un omaggio alla Lega Irochese di nativi. Dal 2008 è stato tirato in secca e trasferito al sito storico di Pointe-au-Père per diventare un museo militare.
Da visitare il museo Empress of Ireland dedicato al piroscafo inglese varato nel 1901 e naufragato tragicamente nel 1914 con 1012 persone a bordo nel golfo del fiume San Lorenzo dopo essere entrato in collisione con una nave da carico norvegese, la Storstad.


Ripartiamo alla volta di Sainte Flavie dove abbiamo prenotato una Marée, il tipico motel sul mare-fiume. Accanto vi è Capitan Hommarde, uno dei più famosi ristoranti di aragoste di tutto il Quebec. E stasera ci divertiamo con i crostacei....anche se dal giorno splendido passiamo al tramonto in una tromba d'aria. Cena perfetta, aragosta buonissima, il tutto in due 55 CAD.











venerdì 8 settembre 2017

4 agosto Fiordo di Saguenay



Oggi percorriamo tutta la 172 Route de Fjord, fino a giungere a Saguenay. La strada corre  in mezzo a conifere betulle, frequenti gli avvistamenti di alci e selvaggina per ben 155 km, di discese e salite da pazzia ma l'auto risponde benissimo. 
Optiamo per percorrere dapprima tutto il tratto fino a Saguenay per  ripercorrerlo con fermate nei punti di osservazione Usciti da Tadoussac ci sono due grandi strade la 138 che prosegue verso Nord e la 172 che vira verso ovest.  Dopo una decina di km si entra nel Parc national du Fjord-du-Saguenay ... Il paesaggio è così impressionante! In questo magnifico luogo, la natura ha usato la sua forza colossale per creare un fiordo. Ci sono così tante cose da vedere e da fare qui in estate. Ad esempio, si può dirigersi  vero Baie Éternité e Baie Sainte-Marguerite per vedere centinaia di uccelli migratori. Questa migrazione ha dato vita all'Observatoire d'Oiseaux de Tadoussac (OOT) .
Oltre ad essere uno dei più lunghi al mondo (235 km), è completamente navigabile e l'unico fiordo in Nord America ad essere abitato in entrambe le rive. Infatti, è punteggiato da villaggi pittoreschi, alcuni dei quali sono designati come i più belli del Québec.
In meno di due ore raggiungiamo Chicoutimi che è alla fine della strada prima che questa continui nel lago di Saint Jean. La città è di frontiera ma è anche sede di università:divenne la capitale mondiale della cellulosa e della carta. Da vedere ma se proprio non avete altro da fare, la Pulperie, antico stabilimento per la lavorazione della carta. Attenzione che ci sono solo i muri, dietro lo stabilimento è crollato e non c'è più


a 11 km c'è Saguenay: fermatevi solo se ne avete urgenza come noi, per fare rifornimento (qui ni distributori sono posti a distanze considerevoli anche superiori ai 60-70km)
Ci fermiamo a Sainte Fulgence per vedere il punto di osservazione degli uccelli migratori.


Affrontando il viaggio di ritorno si devia dalla 172 e si va a Cap de l'est dove c'è un piccolo faro e le scogliere sono rosate,; più avanti qualche km ci troviamo a Sainte-Rose du Nord considerato uno dei più bei villaggi del Quèbec.








Ripartiamo con un altro driver: ora è Giovanna che mi porta, io fungo da navigatore! E vai!
ora la strada continua lontano dalla riva del Fiordo con un continuo saliscendi da mozzafiato

 



 per altri 60 km non incontriamo villaggi ma allevamenti di bovini e bisonti


finalmente arriviamo all'Anse de Roche: per giungervi bisogna fare una strada piccolissima interrotta da un ponte a semaforo. Si arriva propria sulla sulla riva dove vi è un parcheggio ed un gazebo di legno. Qui il panorama merita la visita.



  
  
  


Ritorniamo a Tadoussac non prima di aver incontrato una fila di auto di circa 10 km che attende di imbarcarsi: la strada è una sola in discesa a quattro corsie di cui due sono bloccate da coni movibili con addetti alla navigazione che in modo estremamente efficiente organizzano il traffico. Tuttavia noi non dobbiamo salire sul ferry ma tornarcene a casa e qui il dilemma: forzo il blocco o perdo tre ore? faccio un pò di slalom in mezzo ai coni e mi accosto al controllo e gli spiego dove devo andare, da chi e la via. Senza mostrare dubbi, mi spiega di tenermi sempre sulle corsie di destra e di ripetere la stessa cosa per gli altri due controlli: mi apre il varco e passiamo tranquilli. E così abbiamo fatto ed in meno di dieci minuti abbiamo eluso una fila di 10 km.Semplice per il Canada, ci sono abituati ed hanno un altissimo senso di responsabilità e di civismo.  In Italia sarebbe degenerato in un caos apocalittico con urla e strombazzature: qui non volava una mosca!
Rientrati decidiamo dopo un piccolo relax di andare sulla punta della Baia di Tadoussac per veder due piccoli sentieri di due parchi piuttosto semplici: le sentier de la Pointe e le sentier de la Dune. 
Il primo corre sul fiordo e sul fiume partendo dal centro di osservazione dei mammiferi marini e girando attorno il capo. Il secondo sale sul promontorio delle Dune e domina dall'osservatorio dei rapaci.



 

 

 Il Pointe de l'Islet Trail dura 20 minuti a piedi. I pannelli esplicativi del luogo sono installati lungo il sentiero, permettendo di scoprire la ricchezza dell'ambiente marino. È anche un luogo ideale per un piccolo pic-nic, osservando le balene mini o i beluga che vengono a gioire all'entrata del Saguenay. Questo sentiero è completamente attrezzato di corrimano e panchine . Si può anche andare a coricarsi sugli scogli





  

  

ed ora il sentier de la Dune che arriva sul belvedere, lungo 1,2 km,  facile, tutto in salita nel bosco del promontorio e accessibile con permesso del  Parco. Ci sono tavoli da picnic e splendida vista sulle Dune di sabbia e sul fiume. Per prendere sentiero , bisogna passare dalla Maison de la  Dune. Purtroppo noi abbiamo trovato chiusa la Maison quindi siamo passati senza fermarci alla casa del Parco.




 
  
  


e dopo quest'ultima fatica è giunto il momento di fare i bagagli. Domattina andremo a nord sulla 138 o Route de Baleines per raggiungere Forestville, dove ci imbarcheremo per attraversare l'estuario del San Lorenzo. Ma prima ultimi scatti sulla confluenza tra acqua salata e acqua dolce


Arrivederci Tadoussac....magari uno degli anni a venire ritorneremo


Voto per questo soggiorno ed esperienze vissute: non esprimibile, oltre il 10