lunedì 13 gennaio 2014

Berlin..Der Mauer : la storia in breve






Il giorno 29 dicembre inizia con una fitta pioggia che non ci ferma minimamente ...e quindi andiamo in Bernauer Str, via famosa per essere stata una delle prime vie "murate". Ma comprender bene cosa abbia rappresentato il muro per la popolazione tedesca occorre fare dei richiami di storia. E adesso torniamo al 1961 e più precisamente al 13 agosto

Struttura degli impianti di confine 
  
1 Parete in lastre di cemento con o senza tubo  2 Recinto metallico  3 Striscia di controllo (Kontrollstreifen KS)  4 Impianto di illuminazione  5 Sbarramenti anticarro  6 Linea della limitazione anteriore delle sentinelle di frontiera  7 Strada per i pattugliamenti  8 Cavo guida per i guinzagli dei cani  9 Apparecchi di segnalazione  10 Torre di osservazione  11 Recinto di contatto

1 Parete in lastre di cemento con o senza tubo 
2 Recinto metallico 
3 Striscia di controllo (Kontrollstreifen KS) 
4 Impianto di illuminazione 
5 Sbarramenti anticarro 
6 Linea della limitazione anteriore delle sentinelle di frontiera 
7 Strada per i pattugliamenti 
8 Cavo guida per i guinzagli dei cani 
9 Apparecchi di segnalazione 
10 Torre di osservazione 
11 12 recinto di contatto 




Quello che è in generale noto e viene presentato dai media in tutto il mondo come il "Muro di Berlino" era il muro di sbarramento anteriore, rivolto verso Berlino Ovest. Passava al confine del settore sovietico lungo i confini dei quartieri stabiliti nel 1921 per la "Grande Berlino". Solo ai corsi d’acqua ed agli impianti ferroviari il confine politico e la posizione del primo Muro di sbarramento si scostavano nettamente l’uno dall’altro. Inoltre dopo il 1961 si giunse a scambi di territori in alcune zone di confine. 
Solo al Muro di Berlino tra il 1961 und 1989 almeno 136 persone sono state uccise o hanno perso la vita in immediata connessione con il regime di frontiera della RDT: 98 fuggiaschi, che sono stati uccisi a fucilate, hanno avuto incidenti mortali o si sono tolti la vita; 30 persone di Berlino Est e Ovest che non avevano intenzioni di fuggire e che sono stati uccisi o hanno avuto incidenti mortali; 8 soldati delle truppe di frontiera della RDT che sono stati uccisi in servizio da disertori, camerati, fuggiaschi o da un poliziotto di Berlino Ovest. Inoltre almeno 251 persone in viaggio dall’est o dall’ovest sono morte prima, durante o dopo controlli ai passaggi di confine berlinesi. Sono innumerevoli le persone che sono morte per dispiaceri e disperazione causati dagli effetti della costruzione del Muro sulla loro vita. 
Cominciando al confine politico verso Berlino Ovest, fin dal 13 agosto 1961, gli impianti di sbarramento sul territorio di Berlino Est vennero continuamente perfezionati e si svilupparono sempre di più, diventando a poco a poco un sistema di "protezione" profondamente strutturato. Anche la realizzazione edilizia del "Muro di Berlino" tra il 1961 e il 1989 è stata modificata in molte sezioni addirittura per 4 volte. Il muro anteriore, verso Berlino Ovest, aveva un’altezza di fino a 3,60 metri. Al di fuori del territorio della città l’elemento di sbarramento anteriore venne realizzato anche come recinto metallico. 

Regime di confine 

La costruzione e il rafforzamento degli impianti di confine perseguiva uno scopo: essi dovevano impedire a persone di Berlino Est e della RDT di oltrepassare il confine verso Berlino Ovest. Gli impianti di sbarramento erano orientati quindi verso l’interno, contro la propria popolazione. Questo li differenziava da altri sistemi di custodia del confine. Corpi illuminanti su alti pali illuminavano la striscia di sabbia, in cui dovevano risaltare le orme dei fuggitivi. I pali dei lampioni portavano il segnale colorato della "limitazione anteriore delle sentinelle". Soldati delle truppe di frontiera, che superavano questa linea virtuale senza preavviso, erano sospetti di tentativo di fuga. Davanti alla cosiddetta linea di controllo passava la "strada per i pattugliamenti" per i veicoli delle pattuglie e di rifornimento. La strada asfaltata era accessibile attraverso portoni di entrata nel muro posteriore. Come ulteriore elemento si elevavano davanti alla "strada per i pattugliamenti" le torri di osservazione, che erano organizzate in gruppi coordinati da una "postazione di comando". Davanti alla serie delle torri di guardia c’erano corridoi sorvegliati dai cani o altri ostacoli. Prima ancora era installato il "recinto di segnalazione"; il contatto con il recinto faceva scattare l’allarme. Impianti di autosparo e mine, come si trovavano in grandi parti del confine tra la RDT e la Repubblica Federale, non erano installati a Berlino. 
Come primo confine materiale si ergeva il muro di sbarramento posteriore, cioè interno, nel cui tracciato erano compresi edifici, muri tagliafuoco e muri di fabbrica. Perciò non lo si percepiva a Berlino Est come un’opera edile continua nel panorama urbano, nonostante che marcasse l’inizio della striscia di confine larga da cinque a parecchie centinaia di metri. 
Ancora prima del primo muro si trovavano altri impianti di "protezione" nel terreno antistante, ed infine il "territorio di confine", in cui la sosta era possibile solo con un permesso speciale. 

Morti al Muro 

Più di 100.000 cittadini della RDT cercarono di fuggire oltrepassando il confine tra le due Germanie o il Muro di Berlino tra il 1961 e il 1988. Più di 600 di loro furono uccisi dal fuoco dai soldati delle truppe di frontiera della RDT oppure morirono nel corso del tentativo di fuga tra il 1961 e il 1989. Annegarono nei corsi d’acqua, rimasero vittima di incidenti mortali o si suicidarono vedendosi scoperti. 
Finora il numero esatto dei morti al Muro di Berlino non è ancora comprovato con sicurezza, non si sono potute accertare tutte le date di vita e di morte delle vittime del Muro. Per esaminare le indicazioni e per approfondire la conoscenza dei morti al Muro nell’opinione pubblica, dall’agosto 2005 c’è un progetto di ricerca dell’Associazione Muro di Berlino e del Centro di ricerca sulla storia contemporanea di Potsdam. 
Finora sono stati chiariti i destini di 138 morti al Muro di Berlino. Più di cento altre biografie vengono attualmente esaminate. 

Ordine di sparare 

Leggi, disposizioni e ordini regolavano l’uso delle armi da fuoco anche ai confini esterni della RDT. Così un ordine del Ministero della Difesa della RDT dell’ottobre 1961 diceva che è permesso usare le armi da fuoco "per arrestare persone che non obbediscono alle intimazioni delle sentinelle di frontiera, quando queste persone al grido "Fermo – Rimanga fermo – Sentinella di frontiera!" o dopo lo sparo di un colpo di avvertimento in aria non rimangono fermi, ma invece cercano in modo evidente di infrangere il confine di stato della RDT" e quando "non ci sono altre possibilità per l’arresto”. 
Un ordine di sparare nel senso di un dovere a uccidere non c’era, dal punto di vista giuridico. Ma elogi e premi per chi sparava ed uccideva, influenza ideologica sui soldati di leva e sugli altri soldati, leggi penali che definivano il tentativo di fuga come un crimine entro determinate condizioni, tutto questo nella vita quotidiana dei soldati delle truppe di frontiera faceva sì che il permesso dell’uso delle armi venisse portato nelle immediate vicinanze del dovere. Solo il 3 aprile 1989 le truppe di frontiera della RDT con un annuncio del Segretario Generale Erich Honecker ricevettero l’ordine di non impiegare più "l’arma da fuoco per impedire lo sfondamento del confine". 

.Circa 2,7 milioni di persone hanno lasciato la RDT e Berlino Est tra il 1949 e il 1961: il flusso di fuggiaschi era costituito per circa la metà da persone giovani, sotto i 25 anni, e poneva la dirigenza della RDT davanti a difficoltà sempre maggiori. Quotidianamente circa mezzo milione di persone passava i confini dei settori a Berlino in tutte e due le direzioni e quindi poteva confrontare le condizioni di vita. Solo nel 1960 circa 200.000 persone si trasferirono stabilmente nell’Ovest. La RDT era a poca distanza dal collasso sociale ed economico. Ancora il 15 giugno 1961 il presidente del consiglio di stato della RDT dichiarò „nessuno ha l’intenzione di costruire un muro“. Il 12 agosto 1961 il consiglio dei ministri della RDT dichiarò che: "per impedire le attività ostili delle forze revansciste e militariste della Germania Occidentale e di Berlino Ovest verrà introdotto al confine della Repubblica Democratica Tedesca – compresi i confini dei settori occidentali di Grande Berlino – un controllo pari a quello consueto ai confini di ogni stato sovrano” Il consiglio dei ministri non menzionava che queste misure si rivolgevano in primo luogo alla propria popolazione, a cui in futuro si sarebbe proibito l’attraversamento del confine.Nelle prime ore del mattino del 13 agosto 1961 , furono eretti sbarramenti provvisori ai confini del settore sovietico verso Berlino Ovest e furono tolti tratti di pavimentazione sulle strade di collegamento interrompendole. Unità della Polizia del Popolo, della Polizia dei Trasporti e cosiddetti gruppi di combattimento aziendali bloccarono ogni circolazione al confine dei settori. Sicuramente il fatto che la dirigenza della RDT avesse scelto una domenica di ferie in piena estate aveva un senso preciso. 

Nelle settimane e nei giorni successivi gli sbarramenti di filo spinato ai confini con Berlino Ovest furono sostituiti da un muro di lastre di cemento e blocchi forati costruito da lavoratori edili di Berlino Est controllati pesantemente da sentinelle di frontiera della RDT. Edifici di abitazione furono coinvolti nelle fortificazioni di confine, come p. es. in Bernauer Straße, dove i marciapiedi appartenevano al distretto di Wedding (Berlino Ovest), mentre la fila di edifici a sud apparteneva al distretto di Mitte (Berlino Est). Senza esitare il governo della RDT fece murare le entrate delle case e le finestre al piano terra. Gli abitanti potevano accedere alle loro abitazioni solo passando dalla parte dei cortili che si trovavano a Berlino Est. Già nel 1961 si arrivò a numerosi sfratti (forzati) non solo in Bernauer Straße ma anche in altre zone di confine. 
Attraverso la costruzione del Muro da un giorno all’altro furono tagliate e separate strade, piazze e case, i collegamenti del traffico urbano furono interrotti. La sera del 13 agosto il borgomastro Willy Brandt disse davanti al parlamento di Berlino: "(...) L’amministrazione (Senat) di Berlino denuncia davanti a tutto il mondo le misure illegali e inumane di chi divide la Germania, opprime Berlino Est e minaccia Berlino Ovest (...)". 
Il 25 ottobre 1961 carri armati americani e sovietici si fronteggiavano al "passaggio per stranieri" Checkpoint Charlie: soldati delle truppe di frontiera della RDT avevano appena tentato di controllare rappresentanti degli alleati occidentali che stavano entrando nel settore sovietico. Negli occhi degli americani questo comportamento infrangeva il diritto vigente alla libertà di movimento illimitata in tutta la città. Per 16 ore si fronteggiarono così direttamente, a solo pochi metri di distanza, entrambe le potenze nucleari. Per i contemporanei un momento di altissimo pericolo. Il giorno dopo tutte e due le parti si ritirarono. 
Attraverso un’iniziativa diplomatica del presidente degli Stati Uniti Kennedy il capo dello stato sovietico e del partito Cruschow aveva confermato per questa volta lo status delle quattro potenze di tutta Berlino. Nel periodo successivo gli impianti di sbarramento furono ampliati sempre di più, il sistema di controllo fu perfezionato. Il muro all’interno della città, che divideva Berlino Est da Berlino Ovest, aveva una lunghezza di 43,1 chilometri. La parte degli impianti di sbarramento che separava ermeticamente il resto della RDT al confine con Berlino Ovest, aveva una lunghezza di 111,9 chilometri. Oltre 100.000 cittadini della RDT cercarono di fuggire attraverso il confine tra le due Germanie oppure oltre il Muro di Berlino. Più di 600 persone furono uccise dal fuoco dai soldati delle truppe di frontiera della RDT oppure morirono nel corso del tentativo di fuga; solo al Muro di Berlino tra il 1961 und 1989 ci sono stati almeno 136 morti 

Öffnung und Fall der Mauer


Lunghezza generale del confine verso Berlino Ovest:155 km 

Confine in città tra Berlino Est e Berlino Ovest: 43 km 

Confine tra Berlino Ovest e la RDT ("cinta esterna"): 112 km 

Passaggi tra Berlino Est ed Ovest (su strada / su binari): 8 

Passaggi tra la RDT e Berlino Ovest (su strada / su binari):6 

Torri di osservazione: 302 

Bunker: 20 

Corridoi sorvegliati dai cani: 259 

Fossato anticarro:105,5 km 

Recinto di contatto e segnalazione: 127,5 km 

Strada per i pattugliamenti: 124,3 km 

(stato al 31.07.1989, Lapp/Ritter, Die Grenze, 1997)


Apertura e caduta del Muro 
 Alla prima sera del 9 novembre 1989, poco prima delle 19.00, il segretario del Comitato Centrale, alla fine di una conferenza stampa, rese nota, quasi tra parentesi, l’entrata in vigore di un nuovo regolamento che riguardava i viaggi dei cittadini della RDT. 
Il 6 novembre, dopo lunghe pressioni della popolazione, la dirigenza del SED aveva resa nota la bozza di una legge sui viaggi. Di questa legge si voleva far entrare in vigore dapprima la parte riguardante l’espatrio (senza il diritto a ritornare). In questo modo si voleva prima di tutto fermare il flusso continuo di espatrio che passava per la CSSR. Sotto la pressione delle manifestazioni a Lipsia, a Berlino e nelle altre città, che protestavano contro questa legge, quest’ultima fu rivista ancora una volta la mattina del 9 novembre. Adesso conteneva anche un regolamento sulle visite: si sarebbe rilasciato nel futuro un visto per i viaggi privati (con il diritto a ritornare) senza condizioni particolari e senza tempi di attesa. 
Durante la conferenza stampa Schabowski prese posizione prematuramente sul nuovo regolamento. A causa di malintesi negli accordi interni dichiarò ai giornalisti stupiti che per viaggi privati all’estero ora “si sarebbe potuto chiedere il permesso senza che ci siano condizioni, come motivi per il viaggio e rapporti di parentela”. I permessi sarebbero stati rilasciati entro poco tempo, il regolamento sarebbe in vigore “da subito, senza indugio” Dopo che il telegiornale della ARD (televisione occidentale n.d.t.) alle 20.00 aveva diffuso l’affermazione di Schabowski come la notizia più importante, con il titolo „La RDT apre i confini“, davanti ai posti di passaggio verso Berlino Ovest cominciarono a raccogliersi sempre più berlinesi dell'est che volevano far uso subito di questo nuovo diritto. Per le truppe di frontiera che non avevano ricevuto nessuna istruzione, la situazione era all’inizio completamente confusa. 
Per diminuire la pressione delle masse le sentinelle al passaggio Bornholmer Strasse lasciarono passare alle 21:20 i primi cittadini della RDT verso Berlino Ovest. Il comandante dell’unità addetta ai controlli dei passaporti faceva però annullare con i timbri la validità dei documenti privando della cittadinanza i proprietari dei passaporti, senza che costoro ne fossero consapevoli. Verso le 23.30 l’assalto delle masse l'assalto delle masse [Film 13,31 MB] divenne così forte che il comandante, ancora senza indicazioni ufficiali, fece aprire la sbarra del confine. Circa 20.000 persone poterono passare nelle ore successive il ponte Bösebrücke senza controlli. Anche gli altri passaggi all'interno della città furono aperti nel corso della serata. In seguito alla rivoluzione pacifica nella RDT e ai mutamenti politici negli stati dell’Europa Orientale quella notte era caduto il Muro di Berlino. 
Anche nei giorni successivi ai passaggi verso Berlino Ovest si rinunciò a tutte le formatità [Film 1,36 MB]. Tutta la città si trovava in un vortice di gioia, sul viale del Kurfürstendamm per diversi giorni dominò un’atmosfera di festa popolare, molti ristoranti distribuivano bevande gratis ai visitatori. Dopo più di 28 anni il Muro finalmente non faceva più paura. 
Nel periodo seguente furono aperti sempre più numerosi passaggi tra le due metà della città, il 22 dicembre 1989 anche alla Porta di Brandeburgo. La demolizione del muro in città ebbe luogo tra giugno e novembre 1990. Cacciatori di souvenir di tutto il mondo, i cosiddetti "picchi del Muro", si erano procurati nel frattempo un pezzo del simbolo della Guerra Fredda e del suo superamento. Oggi chi è interessato può seguire quello che una volta era il tracciato del muro per più di 20 chilometri nel centro della città. Il tracciato è contrassegnato in parte da una linea rossa e in parte da una doppia fila di blocchetti di granito nel fondo stradale. Si può capire al meglio la larghezza della striscia di confine e la struttura degli impianti di sbarramento al Memoriale del Muro di Berlino, Bernauer Strasse 111. 


3 commenti:

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  3. Mi si invita ad avere il coraggio di pubblicare i commenti da chi si firma Pinco Pallino e si nasconde dietro l'ennesimo anonimato. Io qui ho il nome e cognome vero e pure la foto.
    Ti solleviamo dal gravoso onere di cui ti sei autoinvestito nel voler correggere la nostra claudicante grammatica tedesca.Non ti è stato chiesto di suggerire correzioni: se le avessi desiderate avremmo trovato certo di meglio.Ci sono molti altri blog in cui potrai trovare pieno appagamento nel voler apportare correzioni e ti invitiamo a lasciare questo spazio. Lasciaci sbagliare liberamente non ti abbiamo cercato non sei stato invitato, non dobbiamo sostenere alcun esame.

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