martedì 10 settembre 2013

Un salto nei ricordi tra Vietnam e Cambodia. 2^parte Cambodia

(seconda parte) ed ecco qui dopo tanto tempo trascorso in Indocina a ritornare in Cambodia. Come? Non certamente come quelli di Pechino Express dove gli autobus sono vuoti, ti fanno salire a bordo a gratis, solo per la loro bella faccia, le strade di Hanoi sembrano villaggi deserti (vedetevi il video postato nella parte precedente e capirete cos'è Hanoi!!) vengono accolti in case alloggiati e sfamati, sempre a gratis..allontanate da voi queste surreale e poco credibile realtà... in Indocina esiste solo un grande amico: George Washington!! e nulla vi verrà mai offerto o regalato( a quale pro poi????)



8agosto
Paghiamo le 4 notti 412 usd ma Giovanna riesce a pagare una parte con i vnd rimasti, quindi 362 dalla mia Postepay. Taxi e raggiungiamo la fermata del bus. In carrozza! Posti larghi, breakfast a bordo acqua, wc a bordo. Il bus non è pieno e ci sono altri due italiani di Roma,che vediamo non gradire un eventuale colloquio. E chissene frega! Hanno già di che crucciarsi d’esser romani….che aggiungere altro mi par superfluo.









Compiliamo il fill form per il visto e lo consegnamo all’agente della Mekong Express con 25 usd a testa, insieme al passaporto. Le formalità verranno cosí sbrigate da loro. Ok velocissimi al contrario di quelli che dall’Italia si erano fatti fare l’e-visa, i due romani, che li fermano per un ulteriore check ritardando così la partenza del nostro bus: a centuriò...ma famme er piacere. Risultato, non fate il visto per la Cambodia dall’Italia, meglio far vedere i soldini. Arriviamo dopo soste per mangiare, un ferry preso sul mekong con maiali al seguito con due ore di ritardo a Phnom Penh, in un luogo dantesco, in mezzo ad un mercato con tutti venditori che ti toccano e driver di tuk tuk che si offrono; scopriremo l'anno successivo che si tratta dell'Orussey Market.









Facciamo subito il biglietto per Siem Reap 11 usd a testa con pick up della Mekong dall’hotel il giorno della partenza. Ritroviamo il nostro tuk tuk che ci porta ad una banca (non fate l’errore di cambiare moneta, qui si paga tutto in usd ed i prezzi sono in usd, e la conversione in Riel risulta sfavorevole!). Arriviamo al nostro primo hotel, infatti avendo anticipato l’arrivo,purtroppo il nostro hotel risulta full e quindi su loro consiglio ci portano al The 240, 83 Street 240, Phnom Penh dello stesso proprietario, un giovane manager francese, ubicato a 150 mt dal the Pavillion. Nuovo con una stanza grande,la nr 5 con anche una piccola piscina privata.






 Non c’è l’ascensore. Usciamo ma sono giá le cinque e la città ci sembra un dedalo di vie. La cena andiamo al famoso e già conosciuto Frizz, 67 Street 240, Phnom Penh.http://www.frizz-restaurant.com Praticamente 50mt dall’hotel: si mangia bene soprattutto l’Amok che è il piatto nazionale. Ritorniamo e andiamo a nanna.


amok



9agosto
Tutto ció che la Lonely riporta è inattendibile, incompleto e obsoleto, tutten le volte lo ripeto ai turisti che incontro in Indocina. È inutile acquistare guide ristampate dalla versione del 2006…. Ristoranti, orari costi tutti sbagliati. Al Palazzo Imperiale si entra anche in pantaloncini, si paga solo il biglietto d’ingresso mentre la fotocamera è gratis (lonely dice 2 usd a camera). Il Palazzo si gira in un’ora la parte visitabile perchè per lo più è zona vietata. La Silver Pagoda è a sinistra del palazzo. Ingresso 5 usd, e le donne devono avere solo le gambe coperte. A destra del palazzo c’è il museo nazionale, 3 usd, interessante solo come edificio.













 Ritorniamo al 240 per fare check out e trasferirci al Pavillion…..il trasferimento viene offerto dall’hotel. Questo edificio venne fatto costruire dalla madre dell’imperatore e ne conserva tutta la bellezza. Abbiamo prenotano la stanza con il balcone centrale da cui dominiamo la piscina adagiata tra frangipani e bouganville. Tutto l’arredamento è in stile.













Una grande scelta: lo staff è eccellente; vogliamo andare a cena al Khmer Kitchen e subito ci fissano il loro tuk tuk che parla inglese che ci porta al Khmer Surin No. 9 Street 57, Phnom Penh, Cambogia, un posto eccezionale per soli 2 usd. Una cena spettacolare chiusa da un dessert che vogliamo provare: banana e tapioca cotti in zuppa di latte di cocco. Un cena che ci riserva anche lo sconto del 15% in tutto 25 usd.







 All’uscita ritroviamo mr Giao che ci è venuto a prendere; e ora via sul riverside tra locali e bakery. Finalmente un gelato vero!Passeggiamo ed incontriamo i soliti venditori di cibi locali molto apprezzati. Già li conosciamo ma li riassaggiamo. Diciamo che l'ostacolo è solo all'inizio poi tutto va giù come altro cibo

serpenti di fiume bbq

ragni alla maniera di Kampong Cham

blatte fritte

tris di ....


Rientriamo a nanna: domani Mekong Express per Siem Reap. Il pick up ci viene fornito dalla società, ma abbiamo fatto chiamare dall’hotel. Notte!!

10agosto
Check out 80 usd con poste pay. Alle 7.45 con perfetta precisione passa il pick up. Attendiamo due di Singapore che si erano appena alzati ed erano a colazione. Si parte anche senza che i due l’abbiano fatta. Non è la prima occasione in cui ci troviamo ad attendere i singaporegni; dev’essere un loro modo di comportarsi. Si parte alle 8.30 am alla volta di Siem Reap, 340 km da percorrersi in 6-7 ore tempo cambogiano. Iniziamo a conoscere la vera Cambodia, la povertá che impera e le condizioni di mancato igiene in cui vive la popolazione. Attraversiamo terre tra bracci di fiume esondato, e il nostro bus corre su una stretta striscia di asfalto, e non sempre.















La strada infatti a causa delle alluvioni è malconcia quindi proseguiamo a passo lento. A  quasi mezzogiorno ci si ferma per 30′ dopodichè riprendiamo il viaggio. Per chi affrontasse un viaggio in maniera autonoma in Indocina, è bene che sappia che il pranzo ed eventuali altri 5-6 spuntini sono sacri per un autista. Cascasse il mondo, loro alle 11.50 spengono il motore e vanno a mangiare.









 Vi potrete trovare in mezzo al deserto assoluto con una baracca che funge da ristorante oppure in un centro abitato con un vero ristorante. unico fatto certo è lo stop delle 11.50 Il servizio a bordo è impeccabile, assistente di viaggio, assistente tecnico e driver. L’assistente di bordo ci offre un servizio aggiuntivo per 2 usd; il transfer all’hotel. Preso. Adesso piove forte e comprendiamo la presenza di tanti acquitrini e laghetti. Bufali sonnecchiano in acqua al nostro transitare. Mancano 100 km alla meta. Il nostro driver è da anni mister Rain Sambo, [email]Samboren2007@yahoo.com[/email], che ci fa da driver anche per i prossimi giorni; ci mostra la mail di raccomandazioni a favore degli altri turisti italiani che gli feci pervenire, appesa al tuk tuk…









Ci riporta all’hotel, lo Steung, St. 9, Khum Svaydangkum, Siem Reap Angkor, Cambodia che si rivela essere una scelta eccellente. Siamo nel centro della città vicinissimi a tutto,anche ad un mall che si trova a 50 mt e la stanza che ci viene data ha due balconi e tre finestre, si affaccia sulla piazza, ed è uno degli alberghi storici coloniali di Siem Reap. I costi per cenare sono ridicoli, la concorrenza smisurata, free wi-fi anche in strada ( Italia adeguati!!). Un margarita frozen costa 1 $, mezzo kg di gamberoni bbq 10, ma sono un piatto gigante.







Tutto ruota attorno a pub street che se non sapessi che sono in Cambodia potrei dire di trovarmi in Viale Ceccarini, Riccione. Prima di uscire abbiamo mandato una mail a Mr Sambo per confermargli la nostra scelta. Forse pubblicherò la risposta che ci ha inviati, oserei dire deamicisiana. In questo nuovo lungo viaggio attraverso l’Indocina abbiamo scoperto un amico indispensabile che ci ha permesso ovunque di colloquiare con il mondo intero: il nostro mitico unico IPad. Da non credere, il salvaschermo che avevo acquistato per 19€ a casa e che con moltissimi sforzi avevo montato con risultato mediocre, qui l’ho acquistato a 10$ ed in più me l’hanno montato con una perizia certosina; non ho più bolle e peli superflui.





(fine seconda parte) prossima Angkor wat

Nessun commento:

Posta un commento