venerdì 8 settembre 2017

4 agosto Fiordo di Saguenay



Oggi percorriamo tutta la 172 Route de Fjord, fino a giungere a Saguenay. La strada corre  in mezzo a conifere betulle, frequenti gli avvistamenti di alci e selvaggina per ben 155 km, di discese e salite da pazzia ma l'auto risponde benissimo. 
Optiamo per percorrere dapprima tutto il tratto fino a Saguenay per  ripercorrerlo con fermate nei punti di osservazione Usciti da Tadoussac ci sono due grandi strade la 138 che prosegue verso Nord e la 172 che vira verso ovest.  Dopo una decina di km si entra nel Parc national du Fjord-du-Saguenay ... Il paesaggio è così impressionante! In questo magnifico luogo, la natura ha usato la sua forza colossale per creare un fiordo. Ci sono così tante cose da vedere e da fare qui in estate. Ad esempio, si può dirigersi  vero Baie Éternité e Baie Sainte-Marguerite per vedere centinaia di uccelli migratori. Questa migrazione ha dato vita all'Observatoire d'Oiseaux de Tadoussac (OOT) .
Oltre ad essere uno dei più lunghi al mondo (235 km), è completamente navigabile e l'unico fiordo in Nord America ad essere abitato in entrambe le rive. Infatti, è punteggiato da villaggi pittoreschi, alcuni dei quali sono designati come i più belli del Québec.
In meno di due ore raggiungiamo Chicoutimi che è alla fine della strada prima che questa continui nel lago di Saint Jean. La città è di frontiera ma è anche sede di università:divenne la capitale mondiale della cellulosa e della carta. Da vedere ma se proprio non avete altro da fare, la Pulperie, antico stabilimento per la lavorazione della carta. Attenzione che ci sono solo i muri, dietro lo stabilimento è crollato e non c'è più


a 11 km c'è Saguenay: fermatevi solo se ne avete urgenza come noi, per fare rifornimento (qui ni distributori sono posti a distanze considerevoli anche superiori ai 60-70km)
Ci fermiamo a Sainte Fulgence per vedere il punto di osservazione degli uccelli migratori.


Affrontando il viaggio di ritorno si devia dalla 172 e si va a Cap de l'est dove c'è un piccolo faro e le scogliere sono rosate,; più avanti qualche km ci troviamo a Sainte-Rose du Nord considerato uno dei più bei villaggi del Quèbec.








Ripartiamo con un altro driver: ora è Giovanna che mi porta, io fungo da navigatore! E vai!
ora la strada continua lontano dalla riva del Fiordo con un continuo saliscendi da mozzafiato

 



 per altri 60 km non incontriamo villaggi ma allevamenti di bovini e bisonti


finalmente arriviamo all'Anse de Roche: per giungervi bisogna fare una strada piccolissima interrotta da un ponte a semaforo. Si arriva propria sulla sulla riva dove vi è un parcheggio ed un gazebo di legno. Qui il panorama merita la visita.



  
  
  


Ritorniamo a Tadoussac non prima di aver incontrato una fila di auto di circa 10 km che attende di imbarcarsi: la strada è una sola in discesa a quattro corsie di cui due sono bloccate da coni movibili con addetti alla navigazione che in modo estremamente efficiente organizzano il traffico. Tuttavia noi non dobbiamo salire sul ferry ma tornarcene a casa e qui il dilemma: forzo il blocco o perdo tre ore? faccio un pò di slalom in mezzo ai coni e mi accosto al controllo e gli spiego dove devo andare, da chi e la via. Senza mostrare dubbi, mi spiega di tenermi sempre sulle corsie di destra e di ripetere la stessa cosa per gli altri due controlli: mi apre il varco e passiamo tranquilli. E così abbiamo fatto ed in meno di dieci minuti abbiamo eluso una fila di 10 km.Semplice per il Canada, ci sono abituati ed hanno un altissimo senso di responsabilità e di civismo.  In Italia sarebbe degenerato in un caos apocalittico con urla e strombazzature: qui non volava una mosca!
Rientrati decidiamo dopo un piccolo relax di andare sulla punta della Baia di Tadoussac per veder due piccoli sentieri di due parchi piuttosto semplici: le sentier de la Pointe e le sentier de la Dune. 
Il primo corre sul fiordo e sul fiume partendo dal centro di osservazione dei mammiferi marini e girando attorno il capo. Il secondo sale sul promontorio delle Dune e domina dall'osservatorio dei rapaci.



 

 

 Il Pointe de l'Islet Trail dura 20 minuti a piedi. I pannelli esplicativi del luogo sono installati lungo il sentiero, permettendo di scoprire la ricchezza dell'ambiente marino. È anche un luogo ideale per un piccolo pic-nic, osservando le balene mini o i beluga che vengono a gioire all'entrata del Saguenay. Questo sentiero è completamente attrezzato di corrimano e panchine . Si può anche andare a coricarsi sugli scogli





  

  

ed ora il sentier de la Dune che arriva sul belvedere, lungo 1,2 km,  facile, tutto in salita nel bosco del promontorio e accessibile con permesso del  Parco. Ci sono tavoli da picnic e splendida vista sulle Dune di sabbia e sul fiume. Per prendere sentiero , bisogna passare dalla Maison de la  Dune. Purtroppo noi abbiamo trovato chiusa la Maison quindi siamo passati senza fermarci alla casa del Parco.




 
  
  


e dopo quest'ultima fatica è giunto il momento di fare i bagagli. Domattina andremo a nord sulla 138 o Route de Baleines per raggiungere Forestville, dove ci imbarcheremo per attraversare l'estuario del San Lorenzo. Ma prima ultimi scatti sulla confluenza tra acqua salata e acqua dolce


Arrivederci Tadoussac....magari uno degli anni a venire ritorneremo


Voto per questo soggiorno ed esperienze vissute: non esprimibile, oltre il 10



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