mercoledì 12 febbraio 2014

Berlin Frohes neues jahr

E così ci siamo al 31 dicembre..stasera gran cenone :-) ma intanto usciamo di casa per andare a visitare uno dei più importanti luoghi sacri della comunità ebraica il Jüdischer Friedhof Weißensee. Ogni luogo ha la sua storia, si dice. Ma cosa succede quando un luogo ha raccontato più di centomila storie, alcune famose, altre sconosciute e alcune che aspettano ancora di essere raccontate? Si potrebbe allora andare al cimitero ebraico a Weißensee, il più grande cimitero ebraico in Europa.Visto che il nostro appartamento si trova a Wilmersdorf e il cimitero si trova esattamente dalla parte opposta di Berlino in Prenzlauer Berg optiamo per il bus 200 anzichè il 100 dalla Zoo Bhf. Praticamente dopo un tragitto di 45'si scende al capolinea in Michelangelo strasse in un parcheggio nel niente...Vi raccomandiamo di evitare le ore di punta visto che si tratta di una linea di trasporto pubblico e potrebbe essere molto affollata.


Visto che il percorso della linea 100 non è più un segreto per nessuno, è quasi più conveniente optare per la linea 200. È quasi lo stesso percorso ma sicuramente con meno passeggeri.
In molte edicole e punti d’informazione turistica potrete trovare una piccola mappa dei percorsi delle linee 100 e 200 per soli 1,95€, su cui sono indicate tutte le fermate ed i punti turistici. 


Sulla parte posteriore troverete anche informazioni su ogni singolo punto.Esiste qualche altra città in cui una linea di autobus possa contare su una pagina web tutta sua? Se volete ulteriori informazioni su questa linea potrete consultare: www.bus100.de (in tedesco).Coloro che abbiano già provato la linea 100 possono condividere la loro esperienza con noi. Divertitevi esplorando la città!



 Fa un freddo polare diverso dalla piena città. incontriamo una signora che gentilmente attraverso scorciatoie ci porta in prossimità del cimitero. senza il suo aiuto avremmo percorso almeno il triplo della strada.Quando giungiamo non c'è anima viva nemmeno il custode tuttavia il piccolo cancello è aperto.Entriamo circospetti e veniamo individuati dalle decine di telecamenre che sorvegliano l'ingresso e dopo pochi istanti vediamo apparire un'auto della polizia che staziona a guardia del luogo: ma la mia Kippà è un buon salvacondotto ed iniziamo alle 9.30 la nostra visita.


Oltre 115.000 lapidi su 40 ettari, che sembrano un fiabesco bosco incantato, raccontano le storie di persone che sono state sepolte qui nel corso di 300 anni. Storie di pietra. Storie di berlinesi, che non sono pensabili disgiuntamente alla storia cittadina: del pittore Lesser Ury (morto nel 1931), dell'editore Samuel Fischer o del fondatore di Hertie Hermann Tietz. Proprio dietro all'ingresso, dietro allo sfarzoso portale in ferro battuto, si trova un luogo della memoria ai sei milioni di vittime dell'olocausto. Attorno ad una lapide commemorativa centrale si trovano lapidi con i nomi dei campi di concentramento, nelle immediate vicinanze si trovano lapidi con i nomi dei combattenti per la resistenza ebrei. Lo si nota subito: un posto come il cimitero ebraico a Weißensee non esiste una seconda volta a Berlino. Si dice spesso che a Berlino è tanto difficile trovare un posticino tranquillo. Ma i luoghi del silenzio si trovano proprio dietro l'angolo. Ciò vale soprattutto per il cimitero ebraico, un luogo meraviglioso di pace, di storia e di storie.




Sull'aiuola circolare alla quale si ha accesso dall'ingresso principale si trova un monumento per commemorare i 6 milioni di ebrei che furono vittime della persecuzione nazionalsocialista. Sulle pietre sistemate a forma di cerchio sono incisi i nomi di tutti i grandi campi di concentramento.Dietro l'aiuola circolare si trova la Trauerhalle (Sala del lutto), edificata da Hugo Licht nel 1880, la cui acustica divenne famosa già della sua inaugurazione. A sud del luogo dove nel 1910 venne costruita la nuova Trauerhalle, distrutta nel 1944, si trova un campo dei caduti, in onore dei soldati ebrei caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Al centro del campo dei caduti è collocato un monumento realizzato in pietre di calcare conchilifero che rappresenta un altare monumentale.



A destra dell'ingresso principale, in un campo di tombe sull'angolo nord del cimitero, si trova un luogo della sepoltura per circa 90 rotoli della Torah che furono danneggiati durante la "Notte dei Cristalli" nel 1938. Numerose personalità di Berlino sono sepolte in questo cimitero, tra le quali il politico sociale Max Hirsch (1832-1905), lo scrittore ebraico Micha Josef Bin Gorion (1865-1921), il pittore Lesser Ury (1861-1931) e gli editori Samuel Fischer (1859-1934) e Rudolf Mosse (1843-1920).


Dopo la nostra visita gironzoliamo per il quartiere che è quieto e molto ben tenuto. A questo punto il solito tram che ci passa davanti e raggiungiamo Prenzlauer Berg sulla Danziger strasse. Questa era la zona che più ci attraeva perchè è un quartiere si artisti di cuochi di creativi....Ma i prezzi degli appartamenti grazie  a questa accresciuta notorietà sono notevolmente cresciuti. Pensate che l'acquedotto è stato trasformato in condominio


Passeggiando in questa zona che amiamo e in cui torniamo volentieri tutte le volte che veniamo ma Berlino capita di incontrare sul selciato le Stolpersteine, iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig in memoria di cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti, aperta in diversi paesi europei. La memoria consiste in una piccola targa d'ottone della dimensione di un sampietrino (10 x 10 cm.), posta davanti alla porta della casa in cui abitò il deportato, sulla quale sono incisi il nome della persona deportata, l'anno di nascita, la data e il luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta, per ricordare chi si voleva ridurre soltanto a un numero. Un inciampo non fisico, dunque, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passa vicino. Ma se lo sguardo volge verso l'alto scopriamo alberi che producono...scarpe??!
Si tratta di Shoefiti, a volte italianizzato in scarpe volanti, è un termine che si riferisce alla pratica di legare tra loro i lacci di due scarpe e di scagliare queste ultime in aria, in modo da farle restare appese cavi delle linee elettriche o telefoniche. Le scarpe sono legate tra loro dai lacci e vengono lanciate verso i fili come una sorta di bolas. Il fenomeno prende il nome dall'unione delle parole "shoe" (scarpa) e "graffiti" e nasce nelle zone rurali e urbane degli Stati Uniti come manifestazione del folklore adolescenziale.In merito al vero significato di questa misteriosa tendenza sono state date diverse interpretazioni collegabili allo spaccio di droga o alle bande giovanili,alla fine della scuola o ad un imminente matrimonio


Adesso il fisico urla fameee!! e quindi cosa c'è di più buono di un gemüse Kebab a Kreuzberg, il quartiere centrale a densità turca? e allora su e giù da U e M giungiamo a Kottbuser Tor che è il centro del quartiere e proprio lì un grande kebbabbaro. Tuttavia sappiamo che c'è il mnercato della frutta e verdura turco sul canale Landwehr  in Maybach Ufer. un tripudio di colori e aromi..e l'acquisto di datteroni è d'obbligo. Frutta secca per stasera. L'incredibile è che davanti alla bancarelle dei datteri c'è l'appartamento i una casa rossa che ad oggi ci interessa moltissimo in Paul Linke ufer e che se son rose...... Oggi il quartiere sta vivendo un periodo florido ed è alla stregua di Prenzlauer.






Acquistare casa a Berlino conviene: se volete la potete affittare saltuariamente e ci ricaverete una cifra gradevole; quando vorrete andarci il volo diretto dura poco più di un'ora  e mezza e varie compagnie volano su Berlino. Consigliamo Tegel come aeroporto di arrivo perchè in centro e immediatamente servito da bus e U Bahn. Meno di 15' e siete allo Zoo.Il Brandenburg airport invece è Schönefeld anch'esso ben servito dai mezzi ma un tantinello lontanuccio.Oggi desidertiamo rientrare a casa presto per metterci comodi per la seratona. ci fermiamo un attimino ai Neues Kranzler Eck grandi magazzini che mantengono ancora una storica pasticceria e poi andiamo da Grosz  per il dolce dell'ultimo alla L'oui Patisserie. Due passi sulla Ku-Damm e adesso andiamo a casa per una doccia ristoratrice...che urge visto che poi uscire per i fgesteggiamenti con altri due milioni di persone alla Brandenburg Tor sula straße des 17 juni.







Rientrati ci deliziamo con una doccia in attesa di preparare il cenone: pasta voiello al sugo coop doverosamente portata con noi, Chablis camembert, un'insalata russa di dubbio sapore e i dolcini di Groz. Alle 22 usciamo per andare in Potsdamer Platz ed a lì raggiungere con pochi passi la Brandenburg Tor.... non eravamo a conoscenza che i poliziotti in assetto di guerriglia (a scanso di equivoci) alle 21.30 non facevano entrare più nessuno sul 17 june...




Ciccia, con la nostra bottiglietta di prosecco di vetro (vietatissima!!) facciamo un lungo tour dell'isolato ed attendiamo i fuochi vicino alle ambasciate. Sul viale della vittoria ci sono 2 milioni di persone....Alle 00.00 con precisione teutonico inizia un vero bombardamento che coinvolge tutti fuochi sono sparati tutti verso il cielo, nessuno si permette sciocchezze e dopo 18 minuti tutto finisce.






La temperatura esterna ha raggiunto i -9°C e forse è il momento di incamminarci verso la UBahn che abbiamo a non più di duecento metri. Tutto il popolo si muove in varie direzioni della metrro ma con una pacatezza e calma da processione religiosa. Siamo strabiliati: in Italia sarebbe un delirio qui come se fosse una normalissima ora .




Le corse sono addirittura una ogni minuto e ci permettiamo di girarci un poco Berlino...e facciamo un sacco di incontri simpatici divertenti ma soprattutto calmi.




Rientriamo alle 2 a casa con una certezza: amministratori italiani prego venire a lezione dal borgomastro di Berlino in merito all'ordine pubblico.

FROHES NEUES JAHR








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