sabato 12 gennaio 2019

Mc Laren Vale e Adelaide: porta del down under



La mattina ci accoglie con un bel sole ed una temperatura di 6 gradi .Dopo una ricca colazione offerta sempre dal B&B andiamo a Granite Island, collegata da un ponte a  Victor Harbour che si attraversa a piedi o in tram a cavalli. L’isola rappresenta un museo a cielo aperto di sculture naturali e di artisti internazionali. L’isola è anche una colonia di piccoli pinguini. L’intero percorso è di circa un’ora ma merita davvero farlo.

 





 Dopo a questa visita ci rechiamo a vedere i surfisti sulla spiaggia di Nelson Harbour. Tra molti indomiti che sfidano l’acqua  e le onde non proprio estive osserviamo otarie che nuotano proprio a riva e un branco di balene che in questa zona arrivano verso fine luglio.

 

Una veloce colazione con il cibo acquistato nei vari market (enorme il bagagliaio della Camry!) e andiamo a visitare la riserva di Urimbirra un parco che è un campo aperto, il che significa che gli animali camminano liberamente. Ci sono più animali di quanti non si pensi dai grandi emù e coccodrilli alle piccole e adorabili cavie che vagano liberamente nel parco e anche dinghi, echidna e molti altri animali selvatici autoctoni.(https://www.urimbirra.com.au/). Alle 2 pm di ogni giorno si può andare dentro la zona dei Koala e vivere un’esperienza a ritroso con l’età.





 

Dopo più di due ore riprendiamo il percorso che ci porta a McLaren Vale. La McLaren Vale è il luogo di nascita dell'industria vinicola dell'Australia Meridionale e sede di alcuni dei vigneti più antichi del mondo. I primi vigneti della McLaren Vale furono piantati nel 1838. La McLaren Vale vanta circa 65 aziende vinicole, per lo più di piccole dimensioni.Il clima mediterraneo della McLaren Vale ha creato le condizioni ideali per la viticoltura. Lo Shiraz è il vitigno più coltivato della regione e rappresenta circa la metà della produzione locale. La regione è altresì specializzata nella produzione di chardonnay, cabernet sauvignon e grenache, oltre a merlot, sauvignon blanc e riesling. 




Giungiamo nella cittadina verso le 17 e cerchiamo informazioni presso uno dei tantissimi information centre (in Australia non vi sentirete mai soli, questi uffici sono ovunque e soprattutto sono indicati anche sulle strade). Ci consigliano molte location, e per nostra fortuna scegliamo quello che è proprio sulla strada all’uscita del centro. Fortuna sfacciata: ci accolgono due australiani, Dee e Greg che ci fanno sentire a casa. Così a casa, che tre mesi dopo sono stati nostri ospiti qui in Italia. Super consigliato si chiama 3 Divas Luxury Accomodation (http://winedivatours.com.au/) : Greg è il tipico australiano gigantesco simpaticissimo, Dee è una giunonica signora di uno charme accattivante. Colazione esagerata.


Dopo una sola notte nel cottage The Moscato, ci avviamo verso Adelaide che dista 28 km. Li percorriamo tra visite alle cantine e passeggiate su ventose e solitarie spiagge. 



 La riconsegna dell’auto alla Europcar si trova in pienissimo centro di Adelaide: semplice si parcheggia l’auto si inseriscono le chiavi in un bussolotto e si va via. Il park di restituzione si trova a 150 mt dal nostro hotel: dopo giorni di cottage stavolta vogliamo qualcosa di più: alloggiamo al The Playford Adelaide Hotel, un hotel superlusso. Adelaide è una città con un centro molto piccolo, un solo grande viale pedonale,Currie e Grenfell street. 

Uscendo dall’hotel vediamo un locale che ci ispira, The Little Hunter (http://thelittlehunter.com.au/) dove ceniamo e beviamo alla grande con una spesa in due di 100 AUD (65€): direi ottimo. 


Ci concediamo una passeggiata post cena e attraversando il Karrawirra Parri vediamo in acqua un coccodrillo. Il ponte ci porta allo stadio Ovale di Adelaide con annesso il famoso stadio del tennis di Adelaide.


 La stanchezza ci porta a rientrare e a rifare i bagagli perché domani si va nel Down Under, Uluru.

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