mercoledì 20 novembre 2013

Killing fields Phnom Penh

Choeung Ek, sito di un ex-frutteto e cimitero cinese a circa 15 km a sud di Phnom Penh in Cambogia, è il più noto dei luoghi noti come "Campi della Morte", o "Killing Fields", in cui il regime dei Khmer Rossi giustiziò migliaia di persone tra il 1975 e il 1979.
Ci siamo arrivati sempre in tuk tuk il medesimo che ci ha portati all'S21. Attraverso la periferia caotica di PP, a cui ormai da anni abituati con mascherina per la polvere ci siamo gettati in torme di veicoli inquinanti all'ennesima potenza per poi giungere ai KF




L'ingresso costa 5 $ ben spesi se pensate che 3 sono per la brochure e 2 per l'audioguida in italiano, una fantastica precisa ed emozionante audioguida. La visita dura circa due ore con zone di visita drammatiche; durante il periodo delle piogge emergono, causa dilavamento del terreno, ossa denti mandibole e resti delle fosse comuni. 



All'epoca il campo era situato vicino ai dormitori riservati ai consiglieri economici cinesi, ed era equipaggiato con luce elettrica (cosa rara in quel periodo), per permettere anche le esecuzioni notturne. 86 fosse comuni contenenti 8.985 corpi sono state scoperte a Choeung Ek dopo la caduta del regime dei Khmer Rossi.



  Altre 43 attendono di essere portate alla luce. Si presume che in totale ce ne possano essere fino a 10.000. Molti tra i morti erano i 17.000 ex-prigionieri della prigione di Tuol Sleng. Da lì venivano spediti su camion a Choeung Ek, venivano costretti a scavare da soli la propria fossa e poi venivano uccisi a bastonate o a coltellate (i neonati spesso venivano soppressi sbattendoli violentemente contro gli alberi o infilzandoli con le baionette davanti alle loro madri) da guardie dei Khmer Rossi che in molti casi non avevano più di tredici anni. Il tutto avveniva dopo un meticoloso controllo operato dall'addetto alle liste dei condannati, Suos Thi (alcuni di questi elenchi di nomi ci sono pervenuti intatti).








Vann Nath, uno dei pochi superstiti di Tuol Sleng, ha immortalato in alcuni ritratti gli eventi di Choeung Ek.
Oggi, Choeung Ek è un monumento alla memoria, contraddistinto da una stupa buddhista. La stupa ha le pareti in plexiglas ed è occupata da più di 5.000 teschi umani. Alcuni dei livelli inferiori sono aperti al pubblico in modo tale che i crani possano essere visti direttamente. Molti sono stati lesionati o sfondati.
I turisti vengono incoraggiati dall'attuale governo cambogiano a visitare Choeung Ek. Oltre alla stupa, sono presenti fosse da cui sono stati esumati i corpi. Ossa umane ricoprono ancora il luogo.





Il 9 maggio di ogni anno si commemora a Choeung Ek il "Giorno del Genocidio",
Il 3 maggio del 2005 il Municipio di Phnom Penh ha annunciato di aver stretto un accordo trentennale con la JC Royal Corporation per sviluppare il monumento a Choeung Ek. Come parte dell'accordo questa non deve scompaginare le spoglie ancora presenti nel campo.
Il film Urla del silenzio comprende un ritratto sceneggiato degli eventi che sono avvenuti a Choeung Ek.
Una particolare menzione di sosta per una zona con un grande albero usato come mezzo di esecuzione per i neonati.



 Da sottolineare che l'età dei carnefici oscillava tra i tredici ed i diciassette anni, provenienti dalle campagne analfabeti, indottrinati dal regime comunista che li rendeva come automi. Da sottolineare il palleggio delle responsabilità alla fine dei tre anni otto mesi e venti giorni ( così i cambogiani ricordano quel periodo, e nessuno dice periodo di PolPot o dei Khmer Rossi): i sottoposti confessano di aver eseguito gli ordini e non sapevano cosa stavano facendo; i comandanti confessano che non sapevano quali crimini commettessero i sottoposti. Ed alla fine il governo oggi in carica predica "tollerare e dimenticare".....tuttavia quando si esce dal campo una voce ci ricorda che quello che abbiamo visto, non sará l'ultimo degli eccidi, ma che potrebbe accadere ancora...anche nel tuo paese!

info sito Killing Field

Ed ora si ritorna indietro dopo questa full imersion nella storia contemporanea...però prima ci facciamo uno stop al Russian Market dove all'interno mangiamo due piatti di squisiti noodle cinesi cucinati alla fiamma davanti a noi accompagnati da due gustosi lemon juice, il tutto per ben 3 $! 



rambutan,mangustin,jackfruit,dragon fruit
durian


Mi compro un khrama rosso ( la tipica sciarpa khmer) da 6$ arrivo a 2....ed ora si rientra per un meritato riposo nella piscina dei muratori, tanto sono già le 3 e mezza di un assolato pomeriggio! Un tuffo un pò di mail controllate...una doccia...E poi khmer surin, rinomato ristorante khmer: cena sontuosa in ambiente creato in pagoda cinese mangiamo quattro abbondanti piatti khmer solita Laobeer il tutto per 16$. Usciamo ma inizia a piovere sempre piû forte, tuk tuk portaci via e torniamo al Pavillion. Un tweet, grazie al free wi-fi e poi nanna. Si spegne a luce

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